Morte Cucchi: chiesta condanna per agenti, medici e infermieri

Morte Stefano Cucchi: chiesta condanna per agenti, medici e infermieri

Morte Cucchi: chiesta condanna per agenti, medici e infermieri

Nuove richieste di condanna durante il processo d’appello per la morte di Stefano Cucchi: a richiederle il Procuratore Generale Mario Remus, che ieri ha chiesto alla Corte di condannare, a due anni di reclusione ciascuno, gli agenti carcerari Corrado Santantonio, Antonio Domenici e Nicola Minichini, tutti assolti in primo grado, per i reati di lesioni volontarie. “L’aggressione subita da Cucchi avvenne dopo la conclusione dell’udienza di convalida d’arresto per droga e durante il trasferimento dal Palazzo di Giustizia al carcere”, questa la motivazione avanzata dal pg. A proposito, invece, dei medici che curarono Cucchi, già condannati in primo grado, e degli infermieiri, assolti in primo grado, il procuratore generale ha sostenuto che fornirono al giovane delle cure inadeguate, circostanza già confermata durante il primo processo e lo stesso Pg ha affermato che i giudici condannarono giustamente in primo grado i medici per omicidio colposo. Ma secondo Remus, andrebbero condannati in appello anche gli infermieri: “Le condotte contestate agli infermieri – ha dichiarato – di cui adesso si chiede la condanna, sono accomunabili a quelle tenute dai medici, anche se non ci fu una deliberata volontà di non curare Cucchi”.

Polemiche dalla difesa degli agenti, soddisfazione da parte della famiglia Cucchi
“Per i pm, Stefano Cucchi fu pestato prima dell’udienza per la convalida; per la sentenza di primo grado, forse durante l’arresto; e secondo il Pg, dopo l’udienza di convalida. Insomma, il Procuratore Remus non fa che aggiungere al dubbio altri dubbi” questo il commento polemico di Davide Perugini, avvocato difensore di uno degli agenti imputati. Massima soddisfazione, invece, è arrivata dalla famiglia di Stefano: il padre Giovanni ha sostenuto che “ci sono finalmente le premesse perchè da questo processo affiori la verità. Noi chiediamo solo giustizia, non vendetta”. Anche Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, si è dichiarato positivamente per l’intervento del Pg: “Condivido appieno ogni sua parola – ha detto – ritengo che abbia finalmente spalancato le porte per il riconoscimento della tesi dell’omicidio preterintenzionale”.

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