Muore de la Renta, lo stilista amato dalle first lady

Muore de la Renta, lo stilista amato dalle first lady

Oscar de la Renta si è spento ad ottantadue anni la sera del 20 ottobre. A comunicarlo la famiglia, che con tristezza annuncia che lo stilista era da tempo malato di tumore e che è morto circondato dai suoi figli e dalla mogie, nella sua casa in Connecticut. De la Renta nato nella Repubblica Dominicana decide di trasferirsi in Spagna dove studia all’Accademia di San Fernando di Madrid. Proprio a Madrid comincia a lavorare presso case di moda per poi proseguire per questa strada a Parigi. La sua prima collezione è della metà degli anni ’60. Nel 63 disegna vestiti per Elizabeth Arden, fondatrice dell’omonima azienda di cosmetici. La figlia Eliza Reed Bolen, executive della casa di moda fondata dal padre dichiara di prendere come esempio il duro lavoro del genitore e di continuare l’attività basandosi sui suoi lavori e sulla sua ispirazione. E quest’ultima era proprio il motore che alimentava la fantasia di de la Renta che alla base del suo lavoro di artista della moda metteva sempre le sue clienti e ribadiva sempre che la cosa essenziale per lui fosse quella di fare sentire bellissima ogni donna che indossava i suoi abiti. Più volte ha infatti reso noto nelle sue interviste che la moda è solo un’illusione e le sue creazioni sono la proiezione di quell’illusione. La sua “missione” era quella di fare sentire le donne desiderate e per farlo spesso eccedeva ed osava anche nei colori. Lo stilista nella vita si contraddistingueva per la sua semplicità e per la capacità di fare del bene, per esempio quando grazie a lui fu possibile aprire una scuola ed un centro, per aiutare i bambini e le loro famiglie e come quando adottò lui stesso uno di quei bambini Moses che adesso segue le sue orme. Durante la sua carriera ha vestito numerose donne dello spettacolo come Audrey Hepburn e recentemente la neo sposa di George Clooney, l’avvocato Amal Alamuddin e numerose first lady che trovarono unico il suo stile tra cui Laura Bush, Hillary Clinton e Nancy Reagan.

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