X Factor, Fedez sui ‘pugni chiusi’: “Sono stato frainteso”

X Factor, Fedez sui 'pugni chiusi': "Sono stato frainteso"

Durante la prima puntata dell’edizione 2014 di X Factor Italia (la quarta realizzata da Sky), vista da 1 milione 140 mila spettatori, segnando un vero e proprio record di ascolti per il talent-show con una crescita del 19% rispetto alla scorsa edizione, uno dei quattro giudici, Fedez ha polemizzato dopo l’esibizione del cantante Mario della squadra di Mika. La canzone che ha portato il rapper al “rimprovero” è “E non andar più via” di Lucio Dalla. Secondo Fedez andava evitato il pugno chiuso di Mario durante l’esibizione, ma la sua esternazione ha portato ad un battibecco con il cantante Mika, che ha ovviamente difeso Mario essendo della sua squadra. Sul web in molti si sono scatenati con commenti in cui davano del fascista al rapper milanese che a fine puntata si difende con un post sulla sua fanpage Facebook: “Mi spiace che il mio discorso sia stato frainteso, forse nella confusione che si era creata non è passato ciò che volevo dire, ho cercato di rivendicare il senso profondo di un capolavoro di enorme spessore sociale, secondo me mortificato e svuotato di senso se inteso come una mera esecuzione su un palco televisivo con scenografie stellari. Parlare di pugni chiusi in quel contesto è poco rispettoso per “l’importanza” e il significato del testo! Spero di essere stato chiaro. Se cercate un fascistello guardate altrove”.

“Io che delle tematiche sociali ho fatto la mia bandiera di vita”
Il giorno dopo in una conversazione con l’Ansa, Fedez tiene a precisare: “Tutto sono meno che un fascista. Chiunque è libero di criticare le mie canzoni, ma non dite che sono un fascista, io che delle tematiche sociali ho fatto la mia bandiera di vita. Ho semplicemente fatto un’osservazione. Odio chi strumentalizza una canzone con un testo gigantesco, con dei significati di quell’importanza, come quella di Lucio Dalla buttati lì a caso, in un contesto e su un palco tv che nulla ha a che fare con la politica, anche se il timbro di Mario era ottimo. In questi anni di carriera il mio impegno sociale è sempre stato in primo piano”.

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