James Dean rivive e torna in sala con “Gioventù bruciata” 2.0

James Dean rivive e torna in sala con "Gioventù bruciata" 2.0

Ritorna sul grande schermo un capolavoro che ha segnato un’epoca e focalizzato l’attenzione sui sogni degli adolescenti; “Gioventù bruciata”, 1955, diretto da Nicholas Ray ed interpretato dal leggendario James Dean e da Natalie Wood è pronto a ri – sbarcare nelle sale italiane, in una nuova versione completamente restaurata e masterizzata, in lingua originale con sottotitoli, distribuita dalla Cineteca di Bologna. Dopo quindi la riproposizione de “I quattrocento colpi” di Francois Truffaut nel mese scorso, adesso la cineteca ci riprova con la celebrazione di un film – mito del cinema statunitense. Un film che ha segnato gli anni Cinquanta, andando ben oltre le intenzioni dei suoi stessi autori, e che ha rappresentato per anni un punto di riferimento per milioni di adolescenti nel mondo, anche perchè si trattò della prima pellicola in assoluto che rifletteva sui sogni, i disagi e persino le sane incoscienze dei ragazzini, raccontando senza fronzoli tematiche ancora oggi attualissime, come il conflitto che inevitabilmente sorge durante l’adolescenza contro i genitori e il passaggio all’età adulta, per non parlare dei gesti inconsulti e apparentemente immotivati tipici dei teen agers. Non a caso, il titolo originale del film è “Rebel without a cause”, ribelli senza motivo. La nuova versione uscirà domani nei cinema e sarà corredata anche di alcune scene inedite, precedentemente tagliate dal montaggio originale per non incappare nella censura, e adesso reintegrate. Il film rientra in un progetto, promosso dalla cineteca di Bologna e da Gruppo Unipol, che mira a distribuire grandi classici restaurati del cinema e che si chiama “Il cinema ritrovato al cinema”. Il restauro è stato messo a punto dalla Warner Bros in collaborazione con The Film Foundation di Martin Scorsese e col contributo di Gucci. “Gioventù bruciata” fu il secondo film interpretato dallo sfortunato Dean dopo “La valle dell’Eden” di Elia Kazan, uscito in quello stesso 1955; subito dopo, James partecipò alle riprese di “Il gigante” di George Stevens, uscito postumo nel 1956, dopo che Dean perì in un incidente stradale il 30 settembre 1955, mettendo bruscamente fine ad una carriera folgorante, che però diventò subito mitica.

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