Francia condannata per aver messo in cella un detenuto non fumatore con detenuti fumatori

Arriva una condanna per lo stato francese per aver messo un detenuto non fumatore in cella con detenuti fumatori. Prima volta nella storia che viene presa tale decisione sui diritti dell’uomo. «Sentenza esemplare per la dignità e la salute dei carcerati»

Stato francese condannato per aver messo in cella un detenuto non fumatore con detenuti fumatori

La Francia è stata condannata perchè secondo la sentenza emessa dal Tribunale amministrativo di Caen «è stata messa in pericolo la dignità umana» in quanto permesso «che un detenuto non fumatore dovesse stare nella cella con altri fumatori», pertanto lo stato francese dovrà pagare 1.200 euro. I fatti risalgono all’intervallo temporale che va da dicembre 2013 ad aprile 2014, tempo trascorso nella prigione di Coutanches (ovest), dal detenuto in questione, in celle da 20 a 21 metri quadri, insieme a quattro-sei detenuti, «per i quali non è stato contestato che alcuni fossero fumatori», secondo la sentenza della Corte. Adesso non più dietro le sbarre, l’ex detenuto si è spinto, raccontano i giudici, fino anche alla denuncia dello «stato di sovraffollamento all’interno delle celle ed ha rilevato le condizioni di scarsa igiene, illuminazione e ventilazione delle stesse, con soltanto una singola apertura di 80 cm di lato. Le condizioni di detenzione subite dall’attore sono una violazione sufficientemente grave alla dignità umana e rivelano l’esistenza della colpa che coinvolge la responsabilità delle autorità pubbliche». Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha così commentato la notizia: «Una sentenza esemplare che restituisce dignità e tutela la salute dei carcerati e che dovrebbe essere replicata anche in Italia dove troppo spesso le condizioni dei detenuti sono calpestate a causa del sovraffolamento dilagante e dell’inadeguatezza delle strutture carcerarie».

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