Emergenza migranti, sindaco di Ventimiglia: “Alfano ci aveva detto che il problema era risolto”

Il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano: «Il 7 maggio Alfano ci ha detto che il problema dei flussi era risolto, ora la situazione è tornata come prima. I vertici del PD non ci hanno dato risposta»

Emergenza migranti, sindaco di Ventimiglia: "Alfano ci aveva detto che il problema era risolto"

A Ventimiglia (provincia di Imperia, Liguria) il sindaco Enrico Ioculano e gli 11 consiglieri di maggioranza, tutti del Partito Democratico, si sono autosospesi dal partito. L’iniziativa è volta a protestare contro la mancata presa di posizione del Pd e del governo, per risolvere la crisi dei migranti. Il sindaco Ioculano è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: «E’ un anno che a Ventimiglia – spiega il primo cittadino – viviamo questa situazione. Oggi abbiamo una presenza di circa 130 persone sul greto del fiume. C’è stato un evolversi anche grazie alla presenza del ministro Alfano il 7 maggio. Per qualche giorno tutto è andato in modo abbastanza regolare, poi piano piano c’è stato un ripristino del flusso, con persone che si accampano lì. A nessuno si nega l’accoglienza, ma c’è un discorso di fondo su come si intende gestire questi flussi. Ci devono dire che o il dispositivo promosso da Alfano funziona oppure ci devono dire se c’è bisogno di un centro di accoglienza strutturato in modo diverso. Io ho preso questa decisione di autosospendermi dopo aver chiesto spiegazioni ai vertici nazionali senza ricevere risposte concrete, e quindi ho deciso di agire così».

«E’ evidente che nelle zone di confine in questo momento c’è una difficoltà concreta che va risolta con qualche azione, ci devono dire in quali modalità, noi siamo disponibili ad accettarle. Non condividiamo l’attuale modalità di gestione. Non è sostenibile vedere più di 100 persone accampate sul greto del fiume che non hanno da mangiare e il sapone per lavarsi. Per fortuna c’è la caritas che sta aiutando, noi abbiamo dato qualche contributo alla caritas. E’ una situazione sviluppatasi negli ultimi giorni, dopo che il 7 maggio ci avevano detto che era tutto risolto. La nostra autosospensione ha un valore politico forte, perché noi siamo una delle poche amministrazioni monocolore in Liguria».

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