Funerali Marco Pannella, la figlia di Aldo Moro: “Mi spedì a Cuba per difendere i dissidenti”

«Mi ha spedita, insieme ad altri autorevoli amici, a Cuba a una manifestazione non autorizzata in favore dei dissidenti in carcere. Chiamava mio figlio Luca per rassicurarlo e gli diceva: ‘Purtroppo ancora non hanno arrestato tua mamma”», il racconto della figlia di Aldo Moro in ricordo di Marco Pannella

Funerali Marco Pannella, la figlia di Aldo Moro: "Mi spedì a Cuba per difendere i dissidenti"

Marco Pannella nel difendere i principi in cui credeva aveva portato avanti anche una battaglia legata al sequestro di Aldo Moro, ucciso poi dalle Br il 9 maggio 1978. Nel giorno dei funerali del leader dei Radicali, la figlia Maria Fida, capolista con riformisti e cattolici per Giachetti, intervistata dall’Adnkronos ha ricordato le lotte portate avanti insieme a Pannella: «Ho da sempre avuto grande stima per il Partito radicale e Marco Pannella ed ho votato entrambi i referendum in favore del divorzio e dell’aborto. Marco mi faceva soggezione per quel suo modo diretto e per lo sguardo degli occhi chiari che ti trapassava il cuore. Aveva la capacità, proprio come mia madre, di destabilizzarti per l’estrema autorevolezza e i modi bruschi. Era un grande uomo ed ha traghettato l’Italia in una modernità altruistica e solidale». «Nell’anno in cui ho militato nelle fila radicali mi ha spedita, insieme ad altri autorevoli amici, a Cuba a una manifestazione non autorizzata in favore dei dissidenti in carcere. Chiamava mio figlio Luca per rassicurarlo e gli diceva: “Purtroppo ancora non hanno arrestato tua mamma!”. Voleva infatti costruire un caso internazionale».

«Né arrestati, né picchiati»
La figlia di Aldo Moro ha detto infine che la stima che Fidel Castro aveva per suo padre «non solo ha impedito che ci arrestassero, ma anche che venissimo picchiati. Quindi siamo sbarcati a Miami accolti come trionfatori perché la pace aveva avuto il sopravvento. Non dimenticherò mai quella spaventosa e avvincente esperienza e la gentilezza scabra di un grande che adesso se la ride con papà dall’alto dei cieli».

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