Cremona, don Inzoli condannato per pedofilia: parla il deputato che fece partire l’indagine

Bordo, deputato di Sinistra Italia: «Feci partire l’inchiesta due anni fa». «Dal Vaticano nel corso di questi anni non c’è stata alcuna collaborazione». «Non molestava solo gli studenti, ma anche chi stava in ambienti della parrocchia o delle comunità»

Cremona, don Inzoli condannato per pedofilia: parla il deputato che fece partire l'indagine

Franco Bordo, deputato di Sinistra Italia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus in merito alla condanna a 4 anni e 9 mesi dal tribunale di Cremona per abuso di minori subita ieri da Don Inzoli, capo di Comunione e Liberazione di Cremona e tra i fondatori del Banco alimentare, denunciato proprio da Bordo due anni fa: «Feci partire l’inchiesta su Don Inzoli due anni fa, era il 28 giugno del 2014. Il tribunale ecclesiastico aveva dato una condanna interna per abusi su minori. Vedendo quella notizia mi chiesi come mai tutti restavano con le mani in mano e ho fatto un esposto in procura. Le vicende si sono perpetuate nell’arco di molti anni, da quell’esposto sono poi partite le indagini che hanno portato al processo che si è concluso ieri». Da parte del Vaticano nel corso di questi anni non c’è stata alcuna collaborazione: «La collaborazione non c’è stata. L’anno scorso il pubblico ministero della procura di Cremona chiese gli atti dell’indagine interna in cui si capiva bene che ci fu un’omissione di responsabilità da parte del sacerdote, ma quegli atti non sono mai arrivati alla magistratura. Il rammarico che esprimo io è legato al fatto che con quegli atti si sarebbero ricostruiti molti più episodi».

«La polizia ha indagato su una scuola privata, un liceo linguistico di cui Don Inzoli era stato preside, in quanto fondatore, a quanto pare non molestava solo gli studenti, ma anche chi stava in ambienti della parrocchia o delle comunità, visto che era presidente di una associazione che aveva molte comunità per minori. Secondo la procura anche in questa struttura si sono consumati dei reati. Si parla di atti che si sono perpetrati per anni. Il procuratore dichiara che probabilmente i fatti possono quantificati in un centinaio. Il quadro è inquietante, vuol dire che don Inzoli è stato coperto per anni, se non ci fosse stata questa omertà questa tragica sequenza di episodi che hanno rovinato la vita a tanti ragazzini».

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