Roma, il “tassista gentile” che scuote le coscienze: aiuta nordafricana in difficoltà

Graziano, il “tassista gentile” romano che ha aiutato una donna in difficoltà. Il suo gesto è finito in rete ed è diventato virale. «Quello che ho fatto è un gesto all’ordine del giorno. Era una nordafricana in difficoltà, si vedeva che aveva bisogno di un passaggio», «aveva una bambina molto piccola»

Roma, il "tassista gentile" che scuote le coscienze: aiuta nordafricana in difficoltà

Il suo nome è Graziano, e dopo il gesto di qualche giorno fa è stato soprannome il “tassista gentile” di Roma. Racconta siano cose normali, all’ordine del giorno. Questa volta qualcuno l’ha immortalato su Facebook e la storia è diventata virale. E’ lo stesso tassista a raccontare tutto ai microfoni di Radio Cusano Campus: «Mi chiamano tutti il tassista gentile, ma quello che ho fatto è un gesto all’ordine del giorno. Faccio il tassista da tanti anni, questi piccoli gesti sono quotidiani, solo che questa volta qualcuno ha notato quello che ho fatto. Mercoledì scorso ero a Stazione Ostiense, ho notato una signora, probabilmente nordafricana, con una bambina molto piccola. Era in difficoltà, si vedeva che aveva bisogno di un passaggio, faceva molto caldo, mi sono avvicinato a lei chiedendole se avesse bisogno d’aiuto. Mi ha spiegato che doveva arrivare in un posto dalle parti della Regione Lazio, ma che non aveva possibilità di pagarmi. Io l’ho convinta comunque a salire, l’ho aiutata a sistemare il passeggino in macchina e le bottiglie d’acqua che aveva con sé».

«Una volta partiti, le è arrivata una telefonata e lei mi ha detto di lasciarla da un’altra parte, perché comunque la problematica che aveva non sarebbe riuscita a risolverla. Allora l’ho portata nella nuova destinazione che mi ha indicato, l’ho aiutata a scaricare il passeggino e le bottiglie d’acqua che si portava dietro e quando mi ha chiesto quanto dovesse darmi le ho detto che non volevo nulla e che con quei soldi che avrebbe dovuto darmi sarei stato ben felice se avesse regalato qualcosa alla sua bambina».

«Il colore della pelle nel mio gesto non c’entra nulla, questa signora era di colore, ma più volte mi è capitato di fare cose del genere anche con italiani. Noi tassisti siamo molto diversi rispetto a come ci dipingono. Ripeto, molte altre volte ho fatto gesti simili. Stavolta evidentemente qualcuno ha assistito al dialogo tra me e questa signora, ha messo tutto su Facebook e la storia è diventata di dominio pubblico».

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