Virus Zika, registrati i primi tre casi di infezione in India. Allerta anche per gli italiani

Primi casi di infezione in India per il Virus Zika. E’ allerta da parte del Ministero della Salute italiano per le persone che viaggiano in zone ad alto rischio, in particolare le donne in gravidanza

Virus Zika, registrati i primi tre casi di infezione in India. Allerta anche per gli italiani

Il Ministero della salute e delle Politiche Sociali per la Famiglia del Governo dell’India (MoHFW) ha segnalato tre casi confermati dal laboratorio di malattia da virus Zika nell’area di Bapunagar. Distretto di Ahmedabad, Stato del Gujarat, India. La sorveglianza di routine di laboratorio ha individuate un caso di malattia da virus Zika confermato dal laboratorio attraverso il test RT-PCR presso il B.J. Medical College, Ahmedabad, Gujarat. L’eziologia di questo caso è stata ulteriormente confermata da un risultato positivo al test RT-PCR e il sequenziamento effettuati presso il laboratorio di riferimento nazionale, l’Istituto Nazionale di Virologia (NIV), Pune, il 4 gennaio 2017 (caso 2, seguente). Due ulteriori casi (caso 1 e caso 3), sono stati identificati attraverso la sorveglianza delle Malattie Acute Febbrili (AFI) e clinica prenatale (ANC). I casi sono riportati di seguito in ordine cronologico.

Caso 1: durante la sorveglianza delle Malattie Acute Febbrili (AFI) nel periodo fra il 10 e il 16 febbraio 2016, sono stati prelevati in totale 93 campioni di sangue presso il BJ Medical College (BJMC), Ahmedabad, Stato del Gujarat. Un campione prelevato da un uomo di 64 anni con malattia febbrile che durava da 8 giorni (negativo per infezione da dengue) è risultato positivo per virus Zika presso il BJMC, Ahmedabad. Questo è il primo caso positivo per Zika segnalato tramite la sorveglianza AFI presso il BJMC, Ahmedabad, Stato del Gujarat.

Caso 2: il 9 novembre 2016 una donna di 34 anni, ha partorito un neonato clinicamente sano presso il BJMC a Ahmedabad. Durante il periodo di ospedalizzazione, ha sviluppato un lieve stato febbrile post-partum. All’anamnesi non risulta alcun episodio febbrile durante la gravidanza né alcun viaggio nei tre mesi precedenti. Un campione prelevato alla paziente è stato inviato al Laboratorio di Ricerca e Diagnostica Virale (VRDL) presso il BJMC per le analisi per dengue ed è risultato positivo per virus Zika. La paziente è stata dimessa dopo una settimana (il 16 novembre 2016). Il campione è stato riconfermato come positivo per virus Zika tramite RT-PCR e sequenziamento presso il NIV, Pune.

Caso 3: durante la sorveglianza clinica prenatale (ANC) effettuata fra il 6 e il 12 gennaio 2017, sono stati prelevati 111 campioni di sangue presso il BJMC. Un campione prelevato ad una donna durante la 37° settimana di gravidanza è risultato positivo per malattia da virus Zika.

Questo rapporto è importante perché descrive i primi casi di infezione da virus Zika e conferma la circolazione del virus in India. Questi risultati suggeriscono un basso livello di trasmissione del virus Zika ma potrebbero verificarsi ulteriori casi in futuro. Dovrebbe essere mantenuta una sorveglianza rafforzata per caratterizzare meglio l’intensità della circolazione virale e la diffusione geografica, e monitorare le complicazioni legate al virus Zika. È noto che il virus Zika sta circolando nella Regione del sud-est asiatico e questi risultati non cambiano la valutazione globale del rischio. l’OMS incoraggia gli Stati Membri a segnalare simili risultati per comprendere meglio l’epidemiologia globale del virus Zika.

Il rischio di ulteriore diffusione del virus Zika ad aree nelle quali sono presenti i vettori competenti, le zanzare Aedes, è significativo, per l’ampia distribuzione geografica di queste zanzare in varie regioni del mondo. L’OMS continua a monitorare la situazione epidemiologica e a condurre la valutazione del rischio in base alle più recenti informazioni disponibili. Per combattere l’epidemia, i cittadini sono stati invitati a distruggere le fonti di acqua stagnante dove proliferano le zanzare, portatori del virus. Il Dipartimento di medicina preventiva, ha esortato le donne incinte a rinviare i viaggi nelle zone colpite da Zika e a chi deve fare viaggi di lavoro in quelle aree a prendere precauzioni contro le punture di zanzara. L’India è il terzo paese asiatico a segnalare infezione da virus legata allo Zika.

Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti e sta colpendo in modo massiccio l’America del Sud ma ora anche i paesi asiatici, diventando un’emergenza per la salute pubblica globale. Le persone che viaggiano in zone ad alto rischio, in particolare le donne in gravidanza, dovrebbero adottare le precauzioni di base per la protezione dalle punture di zanzara. Queste includono l’uso di repellenti, abiti di colore chiaro, camicie a maniche lunghe e pantaloni e le stanze devono essere dotate di zanzariere a porte e finestre per evitare alle zanzare di entrare. L’allerta sanitaria è stata pubblicata venerdì 26 maggio sul nuovo portale dedicato alle malattie infettive del Ministero della salute.

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