PlayStation hackers, rubate milioni di carte di credito

PlayStation hackers, rubate milioni di carte di credito

PlayStation hackers, rubate milioni di carte di credito

L’attacco hacker contro la Rete 1 dei giocatori online della PlayStation avrebbe portato alla sottrazione sia dei dati personali degli utenti, sia di circa 2 milioni e 200 mila numeri di carte di credito, che gli utenti utilizzavano per pagare il collegamento al network stesso e per l’acquisto di film e video in rete. Kevin Stevens, esponente della “Trend Micro” (uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di protezione e sicurezza informatica) dichiara: “i possibili autori dell’attacco al network della PlayStation sono in possesso di un database contenente informazioni sottratte alla Sony e stanno provando a vendere la lista delle carte di credito ad un prezzo di circa 100 mila dollari”. Parla anche Mathew Solnik, consulente della sicurezza di Isec Partners, che afferma: “le persone che stanno offrendo il database conoscono sicuramente dettagli sulle ‘server farm’ della Sony, il che lascia presumere che abbiano almeno una diretta conoscenza delle modalità e degli effetti dell’attacco”. Dalla Sony, Patrick Seybold cerca di rassicurare gli utenti: “I dati delle carte di credito erano protetti e non abbiamo ancora le prove che anche queste informazioni siano state sottratte”. Ma la preoccupazione per milioni di utenti PlayStation è comunque forte e la conferma della gravità della situazione arriva dai governi di Germania e Gran Bretagna che hanno chiesto alla Sony spiegazioni ufficiali sull’attacco informatico. Intanto il titolo della Sony crolla in borsa dopo la notizia di possibili class actions, e se la notizia fosse confermata si prevedono giorni bui e neri per il colosso Sony.

Ecco cosa accadde qualche settimana fa: lo scorso 30 Marzo c’è stata una falla nell’Epsilon Data Management dell’Alliance Data System che si è tramutata nel furto di dati dei clienti in banche come Citigroup e JPMorgan e da rivenditori come Best Buy e Walgreen. Sony ha affermato di essere venuta a conoscenza del problema solo il 19 Aprile bloccando prontamente il PlayStation Network.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy