Marcegaglia: Italia cresca più in fretta. Ha perso 10 anni

Marcegaglia: Italia cresca più in fretta. Ha perso 10 anni

CATANIA, 26 Maggio 2011 – “L’Italia ha già vissuto il suo decennio perduto. Dobbiamo muoverci in fretta.Il tempo è un fattore discriminante. Temporeggiare o muoverci a piccoli passi è un lusso che non ci possiamo più permettere”. E’ il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, a sollecitare, dal palco dell’assemblea generale, un “segnale forte” sulla crescita economica ancora troppo ferma sul posto per decisioni sbagliate da parte della politica.

Continua la Marcegaglia accusando la burocrazia ad ostacolare la crescita economica del Paese: “L’amministrazione pubblica interviene sistematicamente nell’ostacolare la vita delle imprese, rende quasi impossibile ottenere in tempi certi autorizzazioni e licenze, grava le imprese di mille adempimenti inutili e costosi”. Occorre invece “che i provvedimenti siano effettivamente attuati dalle amministrazioni e abbiano un impatto reale sulla vita dei cittadini e delle imprese”.

Sono sopratutto il fisco e le infrastrutture per cui si preme ad avere un intervento più tempestivo ed incisivo: “La riforma fiscale per noi rimane importantissima: dovrà ridurre le imposte sulle imprese e sui lavoratori, semplificare, combattere l’evasione senza opprimere chi le tasse già le paga.”

Il leader di Confindustria continua parlando anche della situazione politica italiana: “Ora che le difficoltà della maggioranza sono evidenti nel giudizio popolare, non per questo possiamo tacere che l’opposizione tra spinte antagoniste e frammentazioni, è ancora incapace di esprimere un disegno riformista”.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani,  ribatte subito alle accuse con un intervento all’assemblea confindustriale: l’esecutivo non è stato fermo, il Paese è forte e sano, consapevole delle sue capacità e non è più a rischio. La nostra economia ha retto, ha aggiunto Romani precisando che il Governo accetta la sfida lanciata dagli industriali di lavorare assieme per la crescita”.

Mirko La Rocca

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