PlayStation Network: un server Amazon per attaccare PSN

PlayStation Network: un server Amazon per attaccare PSN

PlayStation Network: un server Amazon per attaccare PSN

PlayStation Network: un server Amazon per attaccare PSN – (cataniavera.it) – Bloomberg news ha ricevuto un’informazione da fonti anonime; secondo tali info gli hacker che anno colpito più volte il PlayStation Network rubando milioni di dati degli utenti e causandone la chiusura momentanea, si sarebbero serviti di un server Amazon, usando ovviamente false credenziali per sferrare gli attacchi: il tutto è avvenuto non attraverso una forzatura ma nel modo più semplice che si poteva utilizzare, ovvero mascherandosi dietro un finto profilo gli hackers hanno preso in prestito uno dei server di Amazon, preparando nel migliore dei modi l’attacco da sferrare nei confronti della Sony. Operando in questo modo hanno potuto tranquillamente sferrare l’attacco, affondare il PlayStation Network e far perdere le proprie tracce prima di essere scoperti. Un attacco dunque preparato nei minimi dettagli e senza lasciare nulla al caso, un attacco voluto a tutti i costi, volto proprio ad affondare il colosso giapponese. Intanto il network di gioco in Rete risulta ancora offline, e di ne parleremo di seguito. Per quanto riguarda Amazon, nessuno ha ancora commentato il tutto, l’unica cosa che i vertici Amazon hanno dichiarato è l’intenzione del gruppo di mantenere alto il livello di sicurezza dei propri server.

Per il ripristino del PSN invece ci sono buone nuove, pare infatti che la rete interna del PSN per gli sviluppatori sia nuovamente online; Patrick Seybold, responsabile per la comunicazione Sony, ha dichiarato in questi giorni che “la rete tornerà il più presto possibile”. Sarà vero?

Riepilogo primo attacco: l’attacco hacker contro la Rete 1 dei giocatori online della PlayStation avrebbe portato alla sottrazione sia dei dati personali degli utenti, sia di circa 77 milioni di numeri di carte di credito, che gli utenti utilizzavano per pagare il collegamento al network stesso e per l’acquisto di film e video in rete. Kevin Stevens, esponente della “Trend Micro” (uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di protezione e sicurezza informatica) dichiara: ” i possibili autori dell’attacco al network della PlayStation sono in possesso di un database contenente informazioni sottratte alla Sony e stanno provando a vendere la lista delle carte di credito ad un prezzo di circa 100 mila dollari.” Il primo attacco hacker ha dunque interessato 77 milioni di utenti, che con i 24,6 milioni dell’altro network si superano i 100 milioni di utenti che potrebbero subire problemi per colpa dell’attacco informatico. La Sony scrive in una nota che si contano circa 23.000 numeri di carte di credito di utenti di tutto il mondo che sono probabilmente già nelle mani degli hacker.

Riepilogo secondo attacco: strong>la Sony ha annunciato la scoperta di un nuovo attacco hacker. In questo nuovo attacco sono stati rubati i dati di altri 24,6 milioni di utenti. L’attacco risale al 16-17 aprile ed è dunque il secondo attacco subito nel giro di 2 settimane. I dati compromessi degli utenti in totale ammonterebbero a oltre 100 milioni. La Sony dichiara che in questo secondo attacco hacker i dati sulle carte di credito non siano stati rubati, ma che sarebbero stati rubati solo (si fa per dire) i dati delle carte di credito di 12.700 conti non americani e 10.700 numeri di conto correnti bancari da un database risalente al 2007. Ecco cosa dichiara esattamente il colosso nipponico dopo la scoperta della seconda intrusione nei sistemi informatici dedicati ai servizi online: “Gli hacker avrebbero potuto violare il servizio, accedendo alle informazioni degli utenti di SOE, tra il 16 e il 17 aprile 2011. Secondo un database del 2007, sarebbero circa 12.700 le coordinate bancarie non americane rubate, così come i numeri di carte di credito e la loro data di scadenza (ma non i codici di sicurezza)”.

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