Un euro per Santoro

Un euro per Santoro

Un euro per Santoro

CATANIA, 10 giugno 2011 – 8 milioni 389 mila telespettatori, un terzo degli Italiani, ieri sera, era davanti alla tv a guardare l’ultima puntata, ma non solo della stagione, di Annozero. Gli interessi politici dei nostri “rappresentanti” (permettetemi il virgolettato ma trascorriamo più tempo noi a vergognarci di loro che loro ad occuparsi di noi), hanno vinto, di nuovo. E Santoro è fuori dalla Rai, dalla tv pubblica, o che dovrebbe esserlo, e di cui noi paghiamo il canone… E non è malinconia per una trasmissione che non vedremo più (il passaggio a La7 è quasi certo), quanto l’ennesima delusione mista a nonsopportazione per quei poteri che ancora una volta antepongono i loro interessi a quelli dei cittadini che questa trasmissione la vogliono e la vogliono in Rai.
“Da domani potrei essere disponibile a riprendere questo programma al costo di 1 euro a puntata” sono le parole di Santoro durante l’anteprima di Annozero e, nell’interesse dei cittadini che pagano il canone, il Codacons, assieme all’Associazione Utenti Radiotelevisivi spiega, tramite le parole del presidente Carlo Rienzi che bisogna che il CdA Rai accetti l’offerta fatta dal giornalista “In un momento di crisi economica come quello attuale, la Rai non puo’ permettersi di perdere un programma che porta milioni di euro di incassi di pubblicita’ e ascolti elevatissimi, soprattutto ora che il giornalista si e’ detto pronto a collaborare al costo di 1 euro a puntata. La Rai non puo’ non accettare la sfida, e se la proposta di Santoro di collaborare con l’azienda per un compenso simbolico dovesse rivelarsi una bufala, saranno inevitabili azioni legali a tutela della buona fede dei telespettatori della tv pubblica”.
Ma di mamma Rai ancora nessuna notizia. Intanto il web inizia a mobilitarsi: sul sito dell’Unità la possibilità di inviare 1 mail con una banconota da un euro, con il volto di Santoro, alla presidenza della Rai.

Annamaria Balistrieri

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