Curiosity, la missione più difficile della NASA per svelare i segreti di Marte

Curiosity, la missione più difficile della NASA per svelare i segreti di Marte

Curiosity, la missione più difficile della NASA per svelare i segreti di Marte

E’ una delle missioni più complesse che la NASA abbia mai provato a portare a termine. ‘Curiosity‘, il robot costruito per rivelare i segreti di Marte, arriverà a destinazione il prossimo 6 agosto ed è stato definito “una delle più ambiziose macchine scientifiche costruite dall’uomo”. Il direttore aggiunto dell’ente John Grunsfeld ha dichiarato: “È la missione planetaria più difficile che l’Agenzia abbia mai concepito”. Mentre il responsabile della missione Pete Theisinger afferma: “È la fase più delicata. Centinaia di operazioni devono avvenire come previsto con una precisione del millisecondo. Il margine di errore è zero”. Dalla NASA ne sono più che convinti: la vita su Marte c’è stata, adesso bisognerà capire come e perché sia finita. Se c’è stata “deve essere passata per quel cratere ‘Gale’ scelto come sito di atterraggio” che in passato avrebbe ospitato un lago e con ‘in passato’ si intende miliardi di anni fa. “Il cratere – spiega John Grotzinger – è come il fondo di una ciotola. È il posto migliore per cercare l’acqua”. Per il progettista Nasa Joy Crisp “Risalire il monte Sharp attraversando i suoi strati sedimentari sovrapposti, sarà come ripercorrere miliardi di anni di storia del sistema solare. Se ancora esistono tracce di vita su Marte, è qui che ci aspettiamo di trovarle”. Una novità assoluta caratterizza il robot Curiosity: tutti i robot mandati sul pianeta rosso usavano per l’atterraggio un airbag, ma non questa volta, già perché questo super robot per attutire l’impatto con il suolo di Marte e fare in modo che i suoi strumenti scientifici rimangano intatti, utilizzerà la “Sky crane” e una gru…

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