21 dicembre 2012: studente in Cina accoltella 23 bimbi per la fine del mondo

21 dicembre 2012: studente in Cina accoltella 23 bimbi per la fine del mondo

21 dicembre 2012: studente in Cina accoltella 23 bimbi per la fine del mondo

Mancano pochi giorni alla fine del calendario Maya, prevista per il 21 dicembre 2012, e la psicosi da fine del Mondo ha già iniziato il suo corso. In cina uno studente di 36 anni, Min Yongjun, dopo aver accoltellato un’anziana donna, entra in una scuola elementare ed inizia ad accoltellare dei bambini. Il coraggio di un’insegnante che lo ferma in tempo prima che potesse uccidere qualcuno, salva tutti da una sicura strage. Il folle ha dichiarato poi alle forze dell’ordine: “Volevo anticipare la fine per quei bimbi innocenti“. Una scioccante dichiarazione. Fortuna che i bambini, di età compresa fra i 6 e i 12 anni hanno riportato ‘solo’ ferite al volto e alle mani. I medici hanno infatti hanno rassicurato i familiari che i loro figli non sono in pericolo di vita. Il tentativo di omicidio in Cina, arriva a soli pochi giorni dalle stragi del Connecticut dove in una scuola di Newtown, un ventenne con problemi mentali, Adam Lanza, ha ucciso 20 bambini e 8 adulti, più la madre, prima di togliersi la vita. Il Presidente Usa, Obama, parlando alla nazione Usa dichiarando: “Dobbiamo unirci e intraprendere azioni significative per prevenire altre tragedie come questa. Come nazione abbiamo patito troppo per questo tipo di tragedie negli ultimi anni: una scuola elementare in Newtown, un centro commerciale in Oregon, un tempio in Wisconsin, un cinema in Colorado. E Innumerevoli angoli di strada in posti come Chicago e Filadelfia“. Tornando alla psicosi da fine del mondo, in Cina più del 20% della popolazione crede a quella che viene definita “profezia Maya“, mentre sarebbe la Russia la nazione più colpita dopo la Cina, dove in molti sono già nel panico più totale in vista di venerdì 21 dicembre 2012; in alcune zone i supermercati sarebbero già a corto di sale, zucchero, ma soprattutto candele, che ha portato i proprietari alla decisione di alzare notevolmente il prezzo viste le grandissime richieste. Fortunatamente in Italia nessuna pazzia da segnalare, almeno per il momento.

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