Ilaria Cucchi: “Agenti hanno pestato a sangue un uomo a Roma”

Ilaria Cucchi: "Agenti hanno picchiato a sangue un uomo a Roma"

Ilaria Cucchi: “Agenti hanno picchiato a sangue un uomo a Roma”

Un nuovo caso di abuso di potere da parte delle forze dell’ordine si sarebbe verificato ieri sera a Roma. Nella zona tra il cimitero del Verano e l’Università La Sapienza, alcuni agenti di polizia penitenziaria avrebbero picchiato a sangue, con pugni e ginocchiate, un giovane straniero che avevano appena arrestato e ammanettato; la scena però è stata vista da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane morto nel 2009 a causa delle percosse in stato di detenzione per droga, e da Guido Magherini, padre di Riccardo, il quarantenne fiorentino morto mentre veniva fermato dai carabinieri, che si trovavano sul posto a bordo di un auto insieme all’avvocato Fabio Anselmo. Il pestaggio è avvenuto in strada, intorno alle 19, davanti a molti testimoni: “Ho denunciato l’episodio al commissariato di Porta Maggiore – ha dichiarato la Cucchi – verrà aperto un fascicolo e saranno sentiti gli altri presenti all’aggressione”.

Il giovane era appena stato fermato dagli agenti e ammanettato, quando, non si sa il motivo, questi ultimi si sarebbero messi a picchiarlo selvaggiamente: “E’ avvenuto a piazzale delle Crociate – ha proseguito la Cucchi – Guido era sconvolto, gli sembrava di rivedere la morte del figlio. E’ sceso dalla macchina ed ha gridato a quegli uomini “sono Magherini, mio figlio è stato ucciso così, basta, basta!“. Ho subito chiamato il 118, gli agenti erano tre e avevano accerchiato il ragazzo prendendolo a calci”. La sorella di Stefano ha raccontato ai giornalisti ogni crudo particolare dell’episodio: “Lo prendevano anche a ginocchiate – ha proseguito – lo tenevano per il collo immobilizzandolo; aveva il viso sporco di sangue quando siamo sopraggiunti”. Il giovane, secondo il racconto, si sarebbe persino sentito sollevato alla vista della Cucchi e di Magherini: “Ci ha chiesto di telefonare alla sua famiglia, ci stava dettando il numero quando gli agenti lo hanno interrotto e ci hanno detto di allontanarci e, quando abbiamo insistito a chiamare un’ambulanza, hanno detto che ci avrebbero pensato loro”. Ilaria Cucchi ha comunque chiamato il 118 appena si è allontanata dal luogo.

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