La Pascale smentisce la lite con Berlusconi, “Mai fuggita da Arcore”

La Pascale smentisce la lite con Berlusconi, "Mai fuggita da Arcore"

La Pascale smentisce la lite con Berlusconi, “Mai fuggita da Arcore”

Sembrava la notizia bomba del gossip estivo 2014, invece si è dissolta in una nuvola di fumo: Francesca Pascale ha infatti smentito tutte le voci che la volevano in rotta con l’ex premier Silvio Berlusconi, con il quale convive ad Arcore nella Villa San Martino, ma soprattutto ha negato con forza la notizia, strombazzata qualche giorno fa dal programma radiofonico La Zanzara, di una sua presunta fuga, con Dudù al seguito, dalla residenza berlusconiana. La smentita è giunta tramite un’indiscrezione durante una cena tra fedelissimi. Ieri sera, infatti, la Pascale e l’ex Cavaliere si trovavano in uno dei ristoranti del centro storico romano più frequentati dai parlamentari; i due sono stati visti ad uno dei tavoli in compagnia di alcuni forzisti della cerchia più ristretta di Berlusconi e di qualche amico. Tra gli elementi di Forza Italia, erano presenti Maria Rosaria Rossi, il consigliere politico Giovanni Toti, Maria Stella Gelmini e Melania Rizzoli ed anche due senatori, Maria Rizzotti e Andrea Mandelli. La cena sembra sia stata organizzata anche per festeggiare l’assoluzione in appello di Berlusconi per il processo Ruby; infatti, si tratta della prima uscita pubblica dell’ex premier dopo la lettura della sentenza, salvo le fulminee immagini della sua mano destra che salutava fuori dal finestrino dell’auto all’uscita della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove presta il servizio civile per una precedente sentenza.

Sia Silvio che Francesca sono stati visti molto distesi e rilassati, tant’è che, al momento del dolce, c’è stato spazio anche per qualche battuta scherzosa in merito alla presunta fuga della Pascale: infatti, all’affermazione di uno dei presenti circa l’indiscrezione uscita qualche giorno prima, la Pascale ha replicato: “E’ vero, sono scappata di casa…” sciogliendo tutto con una frase tra il serio e il faceto: “Ma dieci anni fa, non lunedì!”. Chiarito quindi l’equivoco, poco prima delle undici si sono alzati tutti dal tavolo (l’ex cavaliere ha l’obbligo di rientrare a Palazzo Grazioli entro le 23).

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