Marco Bocci e Laura Chiatti hanno detto “sì”, matrimonio blindato

Marco Bocci e Laura Chiatti hanno detto "sì", matrimonio blindato

Marco Bocci e Laura Chiatti hanno detto “sì”, matrimonio blindato

Laura Chiatti e Marco Bocci sono diventati marito e moglie. I due attori hanno detto sì (alle 17 del 5 luglio) in uno dei matrimoni più blindati di sempre. Al loro arrivo un saluto dalla macchina a fan e curiosi ad aspettarli fuori dall’abbazia di San Pietro di Perugia. Marco Bocci indossava vestito e cravatta scuri mentre la bella Laura un abito bianco e lungo. Per entrare in chiesa bisognava dare un codice segreto indicato agli invitati tramite partecipazione. Tra le diverse centinaia di invitati spuntano anche gli attori Riccardo Scamarcio, Carlo Verdone, Alberto Aquilani (con la sua Michela Quattrociocche), Francesco Mandelli, Luca Argentero, e gli attori di Squadra Antimafia, Giulia Michelini, Andrea Sartoretti e Francesco Montanari. Il rito religioso è stato celebrato da padre Martino Siciliani (un benedettino) che ha dichiarato all’Ansa: “Matrimonio desiderato, voluto e vissuto. Dal punto di vista religioso si sono preparati molto bene. Nessuna scenografia particolare ma un addobbo semplice per valorizzare le opere d’arte della chiesa e musica d’organo con una cantante ad accompagnare la liturgia”.

Ecco cosa dichiarava la bella attrice fa su Vanity Fair, a maggio 2014:

L’uomo giusto, quello con cui passare tutta la vita, lo riconosci subito. Chi pensa che non esista è perché non l’ha ancora incontrato. Anch’io, prima di conoscere Marco, avevo mille dubbi: saremo compatibili? Basta la passione a tenerci uniti? Invece, quando trovi lui senti tutte le voci del mondo che ti dicono “eccolo, è la tua parte mancante” e ti accorgi che lo reputi migliore di te”. Avere in comune le radici, lo stile di vita aiuta, ci si riconosce profondamente. Io poi ho mantenuto un legame forte con le mie origini, torno sempre dalla mia famiglia. Andare a vivere in campagna? Magari in un casale. Sarebbe il mio sogno“.

Impostazioni privacy