“Il prezzo della gloria”: Beauvois rende omaggio al sommo Chaplin

"Il prezzo della gloria": Beauvois rende omaggio al sommo Chaplin

“Il prezzo della gloria”: Beauvois rende omaggio al sommo Chaplin

Era stato il cinema allo stato puro, il re delle storie tragicomiche e solo a lui, appunto, poteva capitare una vicenda tragicomica, anche se non lo seppe mai essendo già deceduto da tre mesi. Siamo parlando del grande Charlie Chaplin, il mitico Charlot che fa parte del nostro immaginario collettivo, e la vicenda, adesso trasformata in un film, è quella del trafugamento della sua salma il 1 marzo 1978, ad opera di due ladri così maldestri che, sin da subito, ispirarono più pietà che altro. La salma di Chaplin fu poi ritrovata e i due arrestati. Ora questa storia arriva sul grande schermo, ridicola e triste come le avventure di Charlot. Il film è La rancon de la glorie (Il prezzo della gloria), diretto da Xavier Beauvois, ed è attualmente in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Raccontato in chiave da commedia, si concentra sui due malfattori che compirono il rapimento del corpo a Corsier sur Vevey, Svizzera, dove Chaplin si era ritirato a vivere, con tutta la famiglia, da oltre 20 anni e in cui era morto la notte di Natale 1977: “Siccome per me Chaplin è il più grande di tutti, ho pensato di immaginarlo come un genio che torna alla superficie e risolve la vita di questi due poveracci”. I due antieroi sono interpretati da Benoit Poelvoorde e Roschdy Zem, rispettivamente il belga Eddy e l’algerino Osman, anche se nella realtà i due ladri erano un polacco e un bulgaro; due criminali per caso che decidono un giorno di trafugare il corpo di Chaplin e chiedere un riscatto alla famiglia.

“Sono così incapaci e pasticcioni che, alla fine, non puoi non amarli – ha dichiarato il regista francese, che tre anni fa ottenne un buon successo con Uomini di Dio – questo film si allontana per temi e drammaticità dalla mia opera precedente, qui non sono andato a indagare a fondo nelle cose. Non conta più la storia in sè, ma come raccontarla. La grandezza di Chaplin consisteva nel far convivere l’allegria e la tristezza nei suoi film, come succede anche nella vita reale. E volevo che questa linea di pensiero alimentasse il film”. La musica è del compositore Michel Legrand, che ha elaborato una colonna sonora in cui rievoca anche le partiture di Luci della ribalta (1952) di Chaplin: “Beauvois ha la sensibilità del creatore – ha detto il musicista – ci sono sempre grandi momenti nella storia del cinema e credo che il fatto che sia stato scelto un compositore a presiedere la giuria di un importante Festival come questo sia uno di quelli” ha aggiunto, alludendo al collega Alexandre Desplat, scelto come presidente della giuria di quest’anno, primo uomo di musica a ricoprire tale ruolo nella storia del Festival di Venezia.

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