Roma, pagano 42 euro per tre gelati. Turisti chiamano polizia

Roma, pagano 42 euro per tre gelati, turisti chiamano polizia

Roma, pagano 42 euro per tre gelati, turisti chiamano polizia

La storia l’abbiamo già sentita: in vacanza nella Città Eterna, tre turisti entrano in un bar e prendono un gelato per combattere l’arsura di luglio, ma al momento del conto, la cassa batte uno scontrino dal prezzo esorbitante. Ma, anche con l’intervento della polizia, non è possibile fare nulla per essere risarciti. E’ una storia un po’ paradossale (e forse il torto è dei turisti) quella raccontata dal quotidiano romano Il Messaggero. Le vittime sono una coppia inglese in vacanza a Roma con un amico che, per tre gelati ed una bottiglietta d’acqua, si sono visti chiedere 42 euro in un bar nei pressi della fontana di Trevi. La storia è comparsa sul sito inglese Telegraph.uk, raccontata dalle vittime di questa presunta truffa, i coniugi John e Marian Luciani, che si trovavano qualche settimana fa in vacanza nella Capitale insieme ad un amico.

I tre erano entrati nel bar Il Caffè ed avevano ordinato tre coppette di gelato più una bottiglietta d’acqua minerale, ma si sono visti chiedere tredici euro a gelato e due euro per la bottiglietta: “Abbiamo protestato con il titolare – hanno raccontato al giornale – e abbiamo aggiunto che la sera prima avevamo speso 59 euro per una cena, bottiglia di vino inclusa”. Hanno raccontato di aver anche alzato la voce dichiarando di essere stati truffati, ma alla fine si sono visti costretti a pagare e ad andarsene. La cosa sembrava finita lì, invece il giorno dopo i tre decidono di andare dalla polizia e tornano al bar accompagnati dagli agenti. Ma il titolare mostra i prezzi che sono regolarmente indicati sul cartellone e sul menù e gli agenti non possono fare altro che alzare le braccia; insomma, la colpa è dei turisti che non hanno letto per bene i prezzi indicati, magari dando per scontato che un gelato costa poco. Per giunta, il titolare riesce a dimostrare che i tre inglesi hanno ordinato una delle coppe grandi “praticamente un pranzo” e il prezzo è quello. La politica del doppio prezzo (al banco o a sedere) non fa una grinza, è adottato da tutti i bar italiani. I prezzi possono lievitare a seconda del servizio, della consumazione al bancone o altro. Certo, c’è chi se ne approfitta, ma le regole sono stabilite così e nessuno può metterci mano. O lamentela.

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