Striscia di Gaza: morto in un’esplosione un videoreporter italiano

Striscia di Gaza: morto in un'esplosione un videoreporter italiano

Striscia di Gaza: morto in un’esplosione un videoreporter italiano

Nella Striscia di Gaza, nonostante la tregua, si continua a morire e questa volta è successo ad un italiano: il videoreporter Simone Camilli, 35 anni, nato a Pitigliano (GR), è rimasto ucciso, insieme ad altre sei persone, nell’esplosione di un missile israeliano a Biet Lahya, nel nord della Striscia. La Farnesina ha confermato la notizia; altre quattro persone, di nazionalità palestinese, sono morte nella stessa situazione, e tra loro c’è un altro giornalista, Ali Abu Afash. Altre sei persone sono rimaste ferite dalla deflagrazione; il razzo era inesploso e l’esplosione è avvenuta mentre alcuni artificieri stavano cercando di disinnescarlo. Camilli stava facendo un servizio con la telecamera documentando l’evento. L’uomo lavorava per alcune agenzie, come Associated Press e l’Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo), aveva studiato al liceo Morgagni di Roma e si era laureato alla Sapienza in Storia e religione islamica. Era padre di una bambina di tre anni; era già stato a Gaza, diverse volte, a documentare scontri, scambi di prigionieri e battaglie, era stato anche in Libano (durante la guerra contro Israele nel 2006), Turchia (durante gli scontri tra i miliziani del Pkk e l’esercito nel 2007) ed aveva documentato la morte di Giovanni Paolo II e la vicenda della Costa Concordia. Distrutto il padre di Simone, Pier Luigi Camilli, sindaco di Pitigliano ed ex giornalista Rai: “Aveva questo lavoro nel sangue – ha dichiarato – lo faceva volentieri, con grande passione. E’ sempre stato in prima linea, facendo reportage sui conflitti dei più pericolosi posti del mondo”.

La Farnesina ha espresso il suo cordoglio per la morte di Simone: “E’ una tragedia, per la sua famiglia e il nostro Paese – ha affermato il ministro degli Esteri Federica Mogherini – ancora una volta è un giornalista a pagare il prezzo più alto di una guerra che dura da troppo tempo, e, per la seconda volta in pochi mesi, piangiamo un ragazzo morto per il suo impegno di reporter”. Frasi di cordoglio sono arrivate anche dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) e dalla Fpa (l’associazione della stampa estera in Israele e Palestina). A Gaza è attualmente in vigore una tregua che terminerà oggi a mezzanotte.

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