L’amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera in una mostra a Genova

L'amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera in una mostra a Genova

L’amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera in una mostra a Genova

Non solo un amore unico, per meglio dire insolito, tra due dei più grandi artisti del Novecento, ma anche una vita segnata da grandi successi personali e profondi dolori, fisici e spirituali: oggi si apre una mostra a Palazzo Ducale di Genova intitolata Frida Kahlo e Diego Rivera, in cui verranno analizzate la loro vita matrimoniale e i rispettivi stili pittorici, all’insegna della tradizione figurativa messicana. Al centro della mostra ci sarà la vita tormentata di Frida, da qualche anno assurta quasi a star o icona pop grazie anche al film con Selma Hayek, che rischia sempre di mettere in ombra l’opera del marito, ma i due, in quanto a capolavori, sono allo stesso livello. Molto spesso, Frida, più che per le sue tele, viene ricordata appunto per la sua lunga esistenza, molto simile alla trama di un tipico romanzo sudamericano intriso di languori e profonda nostalgia: l’incidente sul tram che per poco non la uccise e la costrinse ad indossare un busto per tutta la vita, la relazione tra alti e bassi con Diego, piena d’amore ma anche di tradimenti reciproci, la sua personalità ribelle e non incline ai compromessi hanno sempre fatto passare in secondo piano i suoi splendidi lavori. Anche unicamente come personaggio ha finito per farsi ricordare, con quelle mitiche sopracciglia folte che lei stessa accentuava negli autoritratti, non proprio belle da vedere, ma di cui lei andava fierissima.

Figurativamente e nel modo di vestire, la pittrice sbandierava le sue radici messicane, con un pizzico di tocco tedesco (il padre era emigrato dalla Germania in terra messicana) e le piaceva dipingere quadri tenendo presente l’arte popolare del suo paese, come anche nei lunghi abiti che indossava (tipici degli Oaxaca, la minoranza etnica da cui proveniva la madre), un po’ anacronistici agli occhi degli stessi messicani. Ma la sua arte e la sua eccentricità erano solo uno scudo per difendersi dai dolori della vita: le gonne lunghe le permettevano di nascondere la gamba destra offesa dall’incidente e i vestiti gonfi il busto che dovette portare per tutta la vita, tra dolori atroci che riusciva a celare in pubblico. La consapevolezza del dolore si rifletteva nel rapporto con l’amato Diego: una storia d’amore lunghissima, purtroppo non allietata da figli (Frida era sterile, altra conseguenza dell’incidente), minata da continui tradimenti da entrambe le parti, eppure i due non potevano fare a meno l’uno dell’altra. Una storia d’amore tra artisti, impossibile da intrappolare nei canoni borghesi.

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