Alluvione Genova, Beppe Grillo: “Renzi sapeva dal 5 agosto”

Alluvione Genova, Beppe Grillo: "Renzi sapeva dal 5 agosto"

Attraverso un video di 4 minuti e 35 secondi pubblicato nel suo blog, Beppe Grillo, spiega il suo punto di vista sulla situazione dell’alluvione che ha colpito Genova nei giorni scorsi. Il leader del Movimento 5 Stelle nella giornata di ieri si è recato nella sua città così come aveva promesso nella tre giorni di ‘Italia5stelle’. “Sono tornato nella mia città – dice Grillo – ed ho fatto un giro. Le immagini sono quelle di 3 anni fa, di 40 anni fa. Non cambia niente in questa città, se non la passione delle persone, di studenti, di ragazzi che vanno ad aiutare. Sembra che la soluzione sia quella, a posteriori. Ma la soluzione è a monte, nelle scelte politiche sbagliate. Non ci credo più nelle disgrazie. Non si possono investire 8 miliardi in “gronde”, in grandi opere come la TAV e non pensare ai piccoli investimenti nel territorio. C’era già una lettera delle imprese che avevano l’incarico di mettere in sicurezza il territorio datata il 5 di agosto e mandata al governo Renzie. La lettera diceva: “con l’avvicinarsi della nuova stagione autunnale appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell’opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo perso finora, senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre 2011″. La tragedia c’è stata. Con un morto, migliaia di persone disperate, negozi pieni di roba che avevano ordinato per la stagione invernale, pianti di persone che sono lì con questi ragazzi meravigliosi che danno loro una mano”.

“Renzi non ha mantenuto le promesse, e a me dicono di spalare”
“Ho girato un po’ – dichiara ancora il leader pentastellato – i nostri parlamentari sono lì. Ne ho incontrato 4 o 5 che sono lì con la scopa in mano in forma privata, sono mischiati a quelli che danno una mano. Una parte dei nostri sono rimasti a Roma perché faremo una mozione di sfiducia al governo Renzie perché non ha mantenuto le promesse. Queste sono persone che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo sono sempre i poveracci. Io mi sono preso i miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che mi avete anche detto “spala!”. Se vi rappresento la politica e dovete sfogarvi, bene, sfogatevi su di me: io uscirò di nuovo. Sono pronto a prendermi tutti gli sfoghi perché avete tutte le ragioni del mondo. Anche se la mia coscienza è a posto perché è la mia citta e sono andato nei miei quartieri, dove sono nato e cresciuto. Io ci sono, il M5S c’è e ci sarà sempre dalla parte delle persone sconfitte. Basta con questa gente che manda i tweet, fa le mozioni e poi non mantiene quello che dice”.

Un conto per aiutare gli alluvionati
“Io ho aperto un conto – spiega Beppe Grillo – questo è l’IBAN: IT11F0333201404000000812864 – Grillo Giuseppe – per Alluvione Genova – Banca Passadore, agenzia di Nervi. Questo è il conto che io personalmente ho aperto per gli alluvionati di Genova. In questo conto andranno a defluire i soldi che riesco a guadagnare io in questo modo: se i mezzi di informazione vogliono intervistarmi, devono fare un bonifico di 2.000 euro in questo conto per gli alluvionati di Genova”.

La denuncia del deputato 5 Stelle Riccardo Fraccaro
“Renzi – afferma Fraccaro – si assuma le responsabilità politiche del disastro colposo che ha flagellato Genova: era stato informato dei rischi e non è intervenuto, aveva promesso 1,5 miliardi per la tutela del territorio e non ha stanziato un centesimo. Appena 2 mesi fa, i legali delle ditte incaricate della messa in sicurezza del torrente Bisagno avevano avvisato il premier della necessità di avviare subito i lavori per evitare le esondazioni”.

Impostazioni privacy