Beppe Grillo: “Corriere e Repubblica giornali di regime, clic fasulli”

Beppe Grillo: "Corriere e Repubblica giornali di regime, clic fasulli"

Nel blog di Beppe Grillo, nel pomeriggio di ieri, viene pubblicato un intervento dal titolo “L’informazione del Corriere della Sera #CorriereDellaServa”, un post, non firmato e probabilmente scritto dallo stesso leader del Movimento 5 Stelle, in cui attacca i quotidiani nazionali ‘Corriere della Sera’ e ‘La Repubblica’ in quanto definiti “giornali di regime”. “L’Italia – si legge nell’intervento – sta precipitando nella classifica della libertà di stampa. Ora è al 73esimo posto, preceduta da paesi come Burkina Faso, Giamaica, Ghana, Namibia, Polonia, Botswana, Romania, Taiwan”. Le motivazioni, secondo il blog, sarebbero da attribuire a quello che “una volta era il più autorevole quotidiano italiano: il Corriere della Sera, che per dimostrare che è ancora letto da qualcuno ha dovuto pompare il proprio traffico internet con l’acquisto di clic fasulli”. “Il Corriere – continua il post – è ormai un giornale di regime, tanto quanto Repubblica. Non fa informazione, al massimo propaganda per non scontentare il governo e gli azionisti” e “per coprire i buchi tra una pubblicità e l’altra riporta notizie assimilabili ai peggiori rotocalchi”.

Alessandro Di Battista, parlamentare pentastellato e vicepresidente della III commissione di Affari Esteri e Comunitari, ha scritto sul suo profilo Facebook il suo pensiero personale in merito al post apparso su beppegrillo.it. “Abbiamo – spiega nel messaggio Di Battista – il 99% dei media contro per una ragione semplice: ai giornali vogliamo togliere tutti i finanziamenti pubblici (se vendono campano, se non vendono cambiassero mestiere); Mediaset vogliamo che paghi le tasse come tutte le TV europee e la RAI la vogliamo disinfestare dai partiti, il che significherebbe mandare via un bel po’ di raccomandati. Semplice. Per questo ci fanno la guerra. Attaccare questo sistema mediatico (per “Reporter Senza Frontiere” l’Italia è 73esima nella classifica sulla libertà di stampa) non è facile”. “Ti crea tanti nemici Ma che dobbiamo fare? Quel che è giusto o quel che ci conviene? Il M5S nasce per fare e dire quel che è giusto, anche se non ci conviene, per lo meno sul breve periodo. Pensateci”, conclude il deputato.

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