Legge anti-corruzione: ferma da 2 anni, il ddl approda in aula

Legge anti-corruzione: ferma da 2 anni, il ddl approda in aula

Si prova ormai da anni a dare alla Magistratura uno strumento in più per contrastare la corruzione. Da mercoledì finalmente si discute nell’aula del Parlamento della famosa legge con l’approdo del ddl anti-corruzione voluto fortemente dal Presidente del Senato Pietro Grasso, che avverte comunque che si tratta di un primo passo ma che il cammino sarà ancora lungo; si inizierà seriamente a discutere in merito solo il prossimo 25 marzo per una delle leggi più lente su un tema così importante: Pd e Forza Italia si sono scontrati in commissione facendo allungare i tempi previsti, ma dopo gli scandali “Expo” e “Mose” andavano sicuramente accorciati per dare uno scossone a corrotti e corruttori. Il magistrato Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai microfoni di Sky TG24, spiega che «ci sono delle cose fondamentali che vanno fatte come la nuova legge sul falso in bilancio, ci sono dei passaggi che riguardano le pene e c’è anche tutto il tema da affrontare sulla prescrizione perché su certi temi evidentemente non c’è la stessa sensibilità anche all’interno del Parlamento perché c’è spesso una certa preoccupazione da parte di certi ceti e ambienti che non vedono con grande entusiasmo l’aumento dei poteri di controllo nei confronti dei bilanci aziendali». Infine Cantone tiene a ribadire un concetto che si dice di ripetere sempre: «quando si ricorda che la norma sul falso in bilancio è stata modificata, spesso si dimentica di dire che a quella modifica si è arrivati anche perché ci fu un sistema di pressioni da parte di lobby di imprenditori importanti che firmarono petizioni perché il Parlamento indebolisse il falso in bilancio».

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