Rinvenuta una grande quantità di materia oscura nei raggi cosmici

Rinvenuta una grande quantità di materia oscura nei raggi cosmici

Quattro anni fa si era deciso di installare a bordo dell’Iss, la Stazione Spaziale Internazionale sulla quale si trova al momento la nostra Samantha Cristoforetti, uno spettrometro magnetico alfa chiamato AMS, in grado di analizzare l’interno dei raggi cosmici, e adesso, dopo qualche anno si è arrivati ad un’importante scoperta scientifica per quanto riguarda la fisica nucleare. Cercando e misurando la quantità di antimateria dei raggi cosmici, gli scienziati, tramite l’AMS, hanno rilevato all’interno dei raggi stessi un’abbondante presenza di materia oscura. L’Asi, Agenzia Spaziale Italiana, e l’Infn, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, hanno infatti dichiarato che questa è la prima volta che è stata trovata una così considerevole quantità di antiprotoni ad energie di centinaia di GEV; il risultato di quest’anno è complementare a quello dello scorso anno, che ha riportato anch’esso un’elevata quantità di antimateria ad alta energia. La causa di tutto questo, a sentire il presidente dell’Asi Roberto Battiston, sarebbe “un processo di antimateria ad altissima energia che può essere come l’ombra, ossia l’indicazione di particelle di materia oscura con grandissima massa che, annichilendosi al centro della nostra galassia, producono un eccesso di antimateria osservabile nei raggi cosmici”. Per ottenere maggiori informazioni al riguardo, comunque, bisogna conoscere più approfonditamente il processo coinvolto nella collisione dei raggi cosmici; inoltre, lo spettrometro continuerà a raccogliere dati e ad analizzarli fino al 2024, cioè fino a quando la Stazione Spaziale Internazionale non cesserà totalmente le sue funzioni, in modo da rendere lo studio più semplice, con un volume crescente di dati a energie più elevate, e rendendo così disponibile un’ingente quantità di informazioni.

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