Fiorello: “Io sono il passato, amo stare in mezzo alla gente”

Fiorello: "Io sono il passato, amo stare in mezzo alla gente"

Rosario Fiorello ha incontrato il pubblico di Dogliani in occasione dell’ultimo giorno del Festival della Tv e dei Nuovi Media. Lo showman ha tenuto quello che alla fine si è rivelato uno spettacolo di un’ora e mezza. Sketch e telefonate in diretta sia con Amadeus che con il fratello, l’attore Beppe Fiorello, che per l’occasione ha cantato “Cicoria” di Domenico Modugno. Tra il pubblico in prima fila vi era un giornalista di Repubblica, così ecco subito pronta la battuta di Fiorello: “Tanto il tuo giornale, qualsiasi cosa io faccia, dirà sempre che sono contro Berlusconi”. “Io sono il passato – ha poi voluto sottolineare – sono da proteggere insieme a quegli altri 3 o 4 che non cucinano in tv e non fanno talent, una razza in estinzione se non ci proteggete. Questo è ciò che amo, stare in mezzo alla gente, il rapporto fisico con il pubblico” perché “si sta perdendo il contatto con il pubblico, con le cose vere. Per questo faccio teatro e mi tuffo tra la gente”. Il ritorno in TV o in radio? “Chissà, magari con il materiale dello spettacolo che sto portando in giro che per me rappresenta anche un nuovo repertorio, non posso certo dire che a me la tv non piace anche se mi chiedo, come tutti, dove sta andando. Il fatto è che il varietà come lo faccio io costa, portare personaggi come Tony Bennet, Celine Dion o altri del genere, ha un costo sicuramente superiore rispetto ad altri tipo di spettacoli”.

“Non odio i talent, li guardo… la Tv cambia tutti”
Riguardo ai talent show, soprattutto quelli culinari, Fiorello tiene a precisare che non li detesta: “Li guardo anche, la tv cambia tutti noi. Se uno oggi va in un ristorante e chiede delle trofie al pesto, il cameriere ti chiede: forse intende della pasta corta, scottata, su un letto verde in una nuvola bianca e profumo di erbe fresche”.

Il suo nuovo spettacolo a giorni approderà a Marsala e Ragusa
L’anteprima fu a Novara, adesso lo showman si esibirà anche nella sua Sicilia: Marsala e Ragusa. “Assomiglia un po’ all’incontro di oggi, fatto di tutto e di niente”, spiega Fiorello, “racconto di me, faccio me stesso come al solito e cerco di far ridere con semplicità su qualsiasi cosa, così la gente si riconosce. E senza satira politica, perché in questo momento ce ne è già troppa sui social e poi perché non ce ne è bisogno, la politica fa già da sola, inoltre credo che la gente ne abbia le tasche piene e la sera, sul divano, cerchi qualcos’altro”.

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