Asti: omicidio di Maria Luisa Fassi, arrestato un italiano di 45 anni

Asti: omicidio di Maria Luisa Fassi, arrestato un italiano di 45 anni

E’ stato arrestato l’uomo che, lo scorso 4 luglio, ha ucciso ad Asti Maria Luisa Fassi all’interno della tabaccheria di proprietà della donna, 53 anni; si tratta di un italiano, Pasqualino Folletto, 45 anni, incensurato e padre di tre figli. La Fassi sarebbe stata uccisa nel corso di un tentativo di rapina finito male; una rapina di 800 euro, che sono risultati mancanti dal negozio. La notizia dell’arresto è stata data dagli inquirenti durante una conferenza stampa ad Asti, nella caserma dei carabinieri. Folletto è crollato nel corso dell’interrogatorio, spiegando di voler solo compiere una rapina per disperazione, ma di aver perso la testa e il controllo quando la Fassi si è rifiutata di consegnargli i soldi mettendosi anche ad urlare; l’ha colpita con un coltello ed ha anche indicato agli inquirenti il luogo dove lo ha buttato: “E’ stato un lavoro di ricostruzione, condotto dal Ris di Parma e dai Ros di Roma, basato su pochi elementi indiziari – ha dichiarato il pm Luciano Tarditi – e c’è stata un imponente attività di audizione di persone. Abbiamo usato la più moderna tecnologia per estrapolare le immagini dalla videocamera ed è stato un lavoro meticoloso che ci ha permesso di trovare una persona altrimenti difficile da scoprire perchè conduceva una vita irreprensibile”. Le telecamere hanno ripreso Folletto che arrivava davanti alla tabaccheria alle 7:15 del 4 luglio, per poi andare via alle 7:42; ha prima parcheggiato la sua macchina dalla parte opposta all’esercizio commerciale per poi, dopo un’inversione, posteggiare proprio davanti alla tabaccheria con la portiera del conducente di fronte all’ingresso. Altre telecamere lo hanno ripreso mentre tornava all’azienda dove è impiegato come magazziniere, in cui, secondo l’accusa, si sarebbe cambiato dei vestiti e delle scarpe per poi bruciarli: “Non si tratta di microcriminalità, ma di un gesto isolato” ha detto Fabio Federici, comandante provinciale dei carabinieri di Asti. “Quando lo abbiamo interrogato, ha prima negato di di essere stato sul luogo della tabaccheria – ha aggiunto il pm Tarditi – poi è crollato e si è disperato”.

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