Boschi sulle intercettazioni Renzi-Adinolfi: “Grave diffonderle”

Boschi sulle intercettazioni Renzi-Adinolfi: "Grave diffonderle"

In risposta alla Camera a un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, arriva la replica di Maria Elena Boschi, ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, in merito alle intercettazioni pubblicate dal ‘Fatto Quotidiano’, sulla conversazione tra il premier Matteo Renzi e il comandante interregionale della Guardia di finanza Matteo Adinolfi, avvenuta nel gennaio 2014. Durante la telefonata Renzi-Adinolfi, i due avrebbero parlato dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, allora in carica, riferendosi a lui come una persona “non capace”. Il commento di Letta breve e conciso: “Le frasi di Renzi si commentano da sole”. Adesso in difesa dell’ex sindaco di Firenze, arriva la Boschi: “E’ grave che intercettazioni di alcuna rilevanza penale non siano state stralciate e siano finite a un giornale. Sono in corso verifiche, disposte dal ministero della giustizia attraverso l’ispettorato generale, per accertare se ci siano responsabilità e il procuratore generale della Cassazione ha aperto un fascicolo”. Ma “purtroppo non è la prima volta che succede speriamo che sia l’ultima”, inoltre, aggiunge il ministro “nella telefonata tra Matteo Renzi e il generale Michele Adinolfi si fa l’ipotesi che l’allora presidente Letta cambiasse uno o due ministri, con un rimpastino, o più ministri, con un rimpastone, non più né meno di quello che si poteva leggere sui giornali. Nessuna ipotesi invece viene fatta di un cambio dell’allora presidente del Consiglio: dunque nulla di segreto, di nascosto o di nuovo”.

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