Paola Taverna del M5S, bonus bebè: “Italiani pronti a credere che Renzi regalerà qualcosa”

«Gli italiani si sono già dimenticati Banca Etruria, il sindaco di Lodi, e tutto il resto. Hanno la memoria di un pesce rosso. Basta che a due giorni dalle elezioni gli mettono la notiziola che questo regalerà qualcosa, magari il bonus bebè o il bonus carrozzella e siamo tutti pronti a credergli», è quanto dichiarato dalla senatrice Cinque Stelle in merito agli annunci del Governo su possibile bonus bebè

Paola Taverna del M5S, bonus bebè: "Italiani pronti a credere che Renzi regalerà qualcosa"

La senatrice del Movimento Cinque Stelle Paola Taverna, ai microfoni di Radio Cusano Campus ha parlato del caso Nogarin-Pizzarotti, della decisione di votare solamente domenica cinque giugno, di Virginia Raggi, ma anche delle ipotesi del Governo del bonus bebè. «Io credo – ha detto la Taverna – che l’annuncio di proporre la votazione in due giorni con la campagna elettorale già nel suo pieno fosse semplicemente un annuncio che servirà probabilmente a riproporre la stessa cosa in occasione del referendum. Ormai non era fattibile in piena campagna elettorale allungare la data dell’elezione, però si è cominciata ad inserire la pulce nell’orecchio in vista del referendum, visto che in Italia si fanno le leggi in base a quello che fa comodo e non a quello che serve. Io ormai non li sento neanche più per quello che raccontano».

Sindaci Nogarin-Pizzarotti
«Continuo a sentire programmi dove si cerca in tutte le maniere di mistificare quanto accaduto. La vicenda Nogarin tutti la conoscono perché è stato il sindaco a portare i libri in tribunale e a denunciare una situazione disastrosa. Poi è arrivato un avviso di garanzia, il Movimento ha detto verifichiamo di cosa si tratta e poi se ci fossero comportamenti difformi alla legge o al nostro codice etici lo stesso Nogarin ha detto che si dimetterà. Pizzarotti, invece, ha avuto un avviso di garanzia a febbraio, non ce l’ha mai comunicato, l’abbiamo scoperto a 15 giorni dalle elezioni dagli organi di stampa grazie a una denuncia di un esponente del Pd, non abbiamo accesso agli atti, veniamo sbeffeggiati dal sindaco che dimentica che la e-mail che oggi trova anonima è la stessa alla quale lui ha inviato i suoi dati per la propria candidatura e dalla quale riceviamo informazioni ufficiali da parte del Movimento. Quella è la e-mail ufficiale cui abbiamo inviato tutta la nostra documentazione quando abbiamo inoltrato le presentazioni di candidatura, è riconosciuta da tutto il movimento come una e-mail istituzionale. Beppe a fronte della situazione lo ha sospeso, non espulso, solamente sorpreso, perché non è in grado di garantire al Movimento la giusta trasparenza se il sindaco si comporta così. Qual è lo scandalo? Per questa cosa si è già dimenticato Banca Etruria, il sindaco di Lodi, e tutto il resto? Gli italiani hanno la memoria di un pesce rosso. Basta che a due giorni dalle elezioni gli mettono la notiziola che questo regalerà qualcosa, magari il bonus bebè o il bonus carrozzella e siamo tutti pronti a credergli».

Virginia Raggi e confronto con altri candidati
«Ora ci saranno spazi televisivi dedicati ai confronti dove Virginia sarà presente e dimostrerà che noi non scappiamo davanti a nessuno. Certo è che se ci sono incontri con i cittadini e le associazioni in questo momento secondo noi hanno la precedenza. Ben presto saremo negli spazi preposti per far vedere quello che abbiamo come programma».

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