Terrorismo, pres. com. Sicurezza: “Comunità islamiche collaborino per prevenzione attentati”

Giacomo Stucchi, Presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica: «Omertà, collusione e vicinanza, abbiamo visto troppe volte questo tipo di comportamenti da parte delle comunità islamiche». «Devono essere loro i primi a chiedere collaborazione costante per prevenire gli attentati terroristici»

Terrorismo, pres. com. Sicurezza: "Comunità islamiche collaborino per prevenzione attentati"

Il Presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi (Senatore Lega Nord), è stato intervistato su Radio Cusano Campus, in merito a terrorismo islamico, sicurezza e prevenzione attacchi. Secondo Stucchi non c’è dubbio che l’attentatore di Nizza si rifaccia all’integralismo islamico. «I collegamenti verranno accertati nelle prossime settimane, ma è in quella galassia che nasce l’azione di questa persona che, utilizzando un mezzo nuovo per quanto riguarda gli attentati, ha creato un numero di vittime impressionante. Parliamo di terrorismo molecolare, quindi non solo lupi solitari, ma anche piccolissimi gruppi difficilmente controllabili. Solitamente le grandi strutture sono più facilmente permeabili perché si scambiano una grossa mole di dati. I piccoli gruppi invece si organizzano in riunioni carbonare fatte in luoghi chiusi».

«Come intelligence dobbiamo implementare l’azione che viene svolta, essendo consapevoli che più aumentano i soggetti da controllare, più aumentano i luoghi da tenere sotto controllo, più noi dobbiamo impegnarci a investire risorse in mezzi, in attrezzature, in uomini e in gente che controlla il web, dove c’è gran parte del fenomeno di radicalizzazione che interessa queste persone che compiono attentati. Ogni euro che viene investito in sicurezza è un euro investito in tranquillità per i cittadini. Non ci può essere però la certezza di essere immuni, sappiamo che anche il nostro Paese corre il rischio di attentati. Non dobbiamo però farci paralizzare dalla paura, non dobbiamo darla vinta agli uomini del terrore, modificando completamente le nostre abitudini».

Omertà nelle comunità islamiche
«Omertà, collusione e vicinanza, abbiamo visto troppe volte questo tipo di comportamenti da parte delle comunità islamiche. Non è possibile pensare che ci sia solo da parte delle comunità occidentali un’apertura al dialogo. Devono essere loro i primi a chiedere che ci sia un’interlocuzione costante per prevenire quelle gesta che hanno poi conseguenze che vanno ben al di là di quelle drammaticamente riassunte dal numero delle vittime. In primis tocca a loro dimostrare buona volontà da questo punto di vista».

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