Doping, allenatore d’atletica italiano citato in giudizio in un Tribunale keniota

Claudio Berardelli, l’ex allenatore del maratoneta Rita Jeptoo, sarebbe sospettato di aver fornito gli atleti interessati la famigerata EPO. Berardelli sarebbe poi stato rilasciato sotto condizionale

Doping, allenatore d'atletica italiano citato in giudizio in un Tribunale keniota

In un tribunale del Kenia, più specificatamente nella capitale Nairobi, sarebbe stato citato in giudizio un allenatore d’atletica italiano, nel caso di doping che coinvolgerebbe diversi atleti keniani. Claudio Berardelli, l’ex allenatore del maratoneta Rita Jeptoo, sarebbe sospettato di aver fornito gli atleti interessati la famigerata EPO. Berardelli sarebbe stato rilasciato sotto condizionale. Il tecnico italiano avrebbe richiesto il suo Passaporto alla giustizia keniana affinché si potesse recare a Rio de Janeiro per aiutare gli atleti keniani durante la loro partecipazione ai Giochi. Berardelli assisterebbe attualmente Asbel Kiprop, il campione olimpico del 2008 nei 1.500m, e il maratoneta Jemima Sumgong. Berardelli ha lavorato per anni per una società sportiva, il cui fondatore, Federico Rosa, è già stato precedentemente rinviato a giudizio da parte dei tribunali del Kenya.

Berardelli e Rosa sarebbero accusati di aver fornito doping a Rita Jeptoo nel 2014. Il trentacinquenne Jeptoo, vincitore per ben tre volte della maratona di Boston, è stato sospeso per due anni nel 2015 dopo una test antidoping positivo. Una nuova accusa, quindi, getta ombre sullo sport a ridosso degli imminenti Giochi di Rio, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il quale si augura che i controlli possano dirimere ogni ombra di dubbio sull’atletica e sullo sport in genere.

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