Diecimila ragazzi siciliani sono partiti per lavorare all’estero nel 2018: come trasferirsi e trovare lavoro

Diecimila ragazzi siciliani sono partiti per lavorare all'estero nel 2018: come trasferirsi e trovare lavoro

Sempre più giovani scelgono l’estero come meta per cercare lavoro e fare esperienze in una terra e in una cultura lontana dalla nostra. Questo fenomeno che si riscontra in tutte le regioni italiane, e che coinvolge in particolar modo le zone del Sud come la Sicilia. Ecco spiegato perché oggi andremo a studiare i dati siciliani del fenomeno expat, scoprendo anche alcuni consigli su come trasferirsi e trovare lavoro all’estero.

I dati sull’emigrazione dalla Sicilia

Come anticipato poco sopra, la Sicilia spicca nella lista italiana delle regioni maggiormente coinvolte nel fenomeno degli expat. Qui, non a caso, ogni anno si registrano numeri molto importanti in merito alle partenze: al punto che la Trinacria si pone come la regione dalla quale parte il numero maggiore di giovani.

Questi ultimi, naturalmente, puntano all’estero per cercare lavoro e per vivere esperienze che possano formarli e arricchirli, professionalmente e personalmente. Stando ai dati di Fondazione Migrantes, si parla di oltre 10.000 giovani che hanno lasciato l’isola nel 2017, cosa che spinge la Sicilia in quarta posizione in Italia.

Trasloco e alloggio: come trasferirsi all’estero

Affrontare un trasferimento in terra straniera non è mai cosa semplice, perché ci sono diversi ostacoli da superare. Tra questi quello che desta forse più preoccupazioni degli altri è l’organizzazione del trasloco all’estero, operazione che è possibile affidare ad aziende specializzate come Blissmoving così da essere supportati nelle varie pratiche burocratiche.

Superato questo scoglio, arriva il momento di trovare casa: il consiglio è di iniziare a cercarla da prima del trasferimento, ma di non limitarsi a questo. Una volta presi i contatti, conviene sempre optare per un weekend esplorativo, così da poter visitare i potenziali alloggi in lista.

Poi è bene ricordare l’iscrizione ai registri dell’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero): è possibile farlo presentandosi presso l’ufficio consolare del proprio territorio, o in alternativa online compilando il modulo presente sul portale del Ministero degli Affari Esteri.

È importante iscriversi all’AIRE anche per una questione fiscale, visto che ciò consentirà all’expat di pagare le tasse nel paese ospite (a patto che sia realmente residente in quel paese).

Consigli per il curriculum e per cercare lavoro

Quando si va alla ricerca di lavoro all’estero, inoltre, conviene sempre preparare il proprio curriculum in base al paese di destinazione, visto che in molti casi si trovano formati e impostazioni dei dati personali differenti.

Per il resto l’essere sintetici e precisi è una regola che paga ovunque, quando si compila un CV. Naturalmente servirà scrivere il proprio curriculum in inglese o, meglio ancora, nella lingua del paese scelto (ad esempio il tedesco, se si decide di migrare in Germania). Per fare altri esempi pratici, nei curricula del Regno Unito i contatti personali andrebbero messi prima di ogni altra informazione: in terra tedesca, invece, conviene subito elencare le esperienze lavorative pregresse, e poi i titoli di studio. Ogni anno migliaia di ragazzi lasciano la Sicilia in direzione di un paese estero: una soluzione ottima per trovare lavoro, a patto di sapere come affrontare nel modo giusto questa importante esperienza.

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