SLA%3A+scoperto+un+enzima+che+sarebbe+la+causa+scatenante+della+malattia
cataniaverait
/2015/02/sla-scoperto-un-enzima-che-sarebbe-la-causa-scatenante-della-malattia/amp/

SLA: scoperto un enzima che sarebbe la causa scatenante della malattia

Published by
Filippo Mammì

Una nuova scoperta arriva dall’Istituto “Mario Negri” di Milano e potrebbe addirittura aprire una nuova strada nella ricerca della lotta alla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e ad altre malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e la demenza senile. La causa scatenante della malattia sarebbe la carenza di un determinato enzima. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Brain”; la ricerca ha individuato in questa carenza il motivo del rapido sviluppo della malattia. Pare infatti che la stragrande maggioranza delle persone affette da Sla conviva anche con l’anomalia di una particolare proteina (la TDP- 43), dovuta ad un rapporto difettoso con l’enzima PPIA (peptidilprolyl isomerasi A) che dovrebbe proteggere i motoneuroni. Notoriamente la Sla colpisce proprio queste cellule nervose che gestiscono il comando sul movimento dei muscoli. Ci sarebbe quindi una connessione tra l’avanzamento della Sla e la carenza di PPIA; la coordinatrice della ricerca, Valentina Bonetto, ha specificato che “una relativa carenza dell’enzima è stata riscontrata in vari modelli animali e cellulari Sla, nonchè nei pazienti affetti da Sla sporadica”. Il suo team ha raggiunto un grande traguardo ed ha concluso che “la PPIA esercita un forte effetto protettivo sui motoneuroni”. Al momento non esiste ancora una cura efficace contro la Sla che, solo in Italia, colpisce 3 persone ogni 100mila, ma questi risultati fanno sperare nella possibilità di ottenere un effetto terapeutico attraverso la stimolazione o la sostituzione della PPIA. E’ vero che la strada è ancora lunga, ma la scorsa estate la Aisla (Associazione italiana per la Sla) ha dichiarato di aver raccolto oltre 2 milioni di euro con la trovata dell'”Ice Bucket Challenge”, ricordate?, quella sfida sui social di gettarsi addosso una secchiata di acqua gelida, filmandone il gesto, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare le donazioni a favore della ricerca.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

Recent Posts

Dormi con un sonnambulo? Ecco cosa fare per non metterlo in pericolo ed aiutarlo

Cosa fare se scopri che dormi assieme ad una persona che soffre di sonnambulismo? Ecco…

3 mesi ago

Poco tempo e zero idee per cena? Questa ricetta è pronta in pochi minuti ed è anche light

Scopri una ricetta pronta in pochi minuti, semplice, leggera e deliziosa. Se ti manca il…

3 mesi ago

Carlo Conti, lo sgambetto inaspettato del collega: la sua reazione è epica

Carlo Conti ha rivelato un dettaglio inedito sulla propria carriera ed ha ammesso di aver…

3 mesi ago

Paolo Villaggio, dopo la sua morte spunta la clamorosa verità: ecco di cosa soffriva l’attore

Un attore che ha fatto la storia della commedia italiana e non solo: ora, dopo…

3 mesi ago

Risparmiare tanti soldi divertendosi: questa nuova idea fa innamorare tutti

Volete risparmiare davvero tanti soldi divertendovi? Ecco la nuova idea che farà innamorare davvero tutti:…

3 mesi ago

Se noti questo piccolo insetto in casa, non sottovalutarlo: la salute è in pericolo

In tutte le case può capitare che siano presenti insetti, ma la presenza di un…

3 mesi ago