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Polverone politico in Sicilia: cinque arresti per corruzione elettorale

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Filippo Mammì

Un uragano politico si è abbattuto sulla Sicilia: per il reato di corruzione elettorale sono state arrestate a Palermo cinque persone, tra cui due deputati regionali. I fatti contestati risalgono alle elezioni regionali del 2012 all’Assemblea Regionale Siciliana e al comune di Palermo. Dato che è stata riconosciuta la loro pericolosità sociale, il gip Ettorina Contino ha disposto per tutti i fermati la misura cautelare dei domiciliari, a fronte delle 28 richieste presentate dalla procura palermitana. I domiciliari sono stati disposti per: Nino Dina, deputato regionale Udc e presidente della commissione bilancio dell’Ars; Roberto Clemente, del Pid – Cantiere popolare; Franco Mineo, di Grande Sud, che ritentò invano l’elezione nel 2012; Giuseppe Bevilacqua, del Pid, dipendente di una società del comune di Palermo; un finanziere, accusato di corruzione. “Gli arresti si vanno ad aggiungere, tra le altre cose, alla vergogna della gestione dei rifiuti a Palermo – ha dichiarato il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando – tant’è che l’intera Sicilia si domanda: ha ancora un senso questa autonomia speciale? Un’autonomia che permette a gruppi di criminali o di incapaci di impedire l’attuazione in Sicilia dei cambiamenti che si fanno in Italia e nel resto d’Europa?”. L’inchiesta “Agorà”, condotta dalla procura di Palermo, vede indagate 28 persone accusate, a vario titolo, di scambio elettorale, corruzione elettorale, peculato, usura e corruzione, nonché di malversazione ai danni dello Stato; centrale, secondo gli inquirenti, la figura di Bevilacqua. Sono stati infatti approfonditi i rapporti esistenti tra il politico palermitano ed alcuni esponenti della mafia locale, con particolare riferimento al mandamento mafioso con a capo Tommaso Natale, grazie ai quali Bevilacqua, per sua stessa ammissione e come emerso dalle indagini, già nel 2007 aveva ottenuto la nomina a consigliere presso la settima circoscrizione del comune palermitano.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

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