Napoli%2C+uomo+si+barrica+in+casa+e+uccide+4+persone+a+fucilate
cataniaverait
/2015/05/napoli-uomo-si-barrica-in-casa-e-uccide-4-persone-a-fucilate/amp/

Napoli, uomo si barrica in casa e uccide 4 persone a fucilate

Published by
Filippo Mammì

Giornata di follia ieri a Napoli, nel quartiere Secondigliano a Capodimonte; un 48enne, Giulio Murolo, di professione infermiere, colto da un raptus di follia ha ucciso a fucilate quattro persone, tra cui il fratello e la cognata. La strage si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri; dopo l’omicidio dei congiunti, Murolo si è barricato in casa ed ha iniziato a sparare senza motivo dal balcone, colpendo a caso altre persone e uccidendo, purtroppo, anche un passante ed un tenente della polizia municipale. Cinque agenti sono invece rimasti feriti. I motivi della strage non sono ancora stati resi noti, ma, a quanto pare, Murolo aveva da tempo dei dissapori con il fratello (con il quale coabitava) e sembra, particolare ancora più assurdo, che a far scoccare la scintilla che ha portato la strage sia stata una banale lite riguardante uno dei fili del bucato; l’infermiere ha iniziato così a sparare (ha la passione delle armi ed è un esperto cacciatore), uccidendo all’istante il fratello e la cognata, poi un loro vicino di casa, Francesco Bruner, 45 anni e tenente della municipale, ed infine un fioraio che passava in quel momento sotto casa sua a bordo di un motorino. Ha poi ferito, durante l’assedio delle forze dell’ordine davanti alla sua abitazione, un carabiniere che perderà un dito della mano, un altro carabiniere che è stato subito medicato, due poliziotti all’addome e alle braccia, un altro agente municipale, che ora è grave, ed un altro passante. Alla fine, dopo aver parlato per quaranta minuti con un operatore del 113, Murolo ha acconsentito ad aprire la porta ai carabinieri, che lo hanno subito ammanettato e portato giù in strada per caricarlo su una volante. Pare che le prime parole dell’uomo, che non aveva mai dato segno di disagio psichico, al termine dell’assedio siano state: “Una cazzata, ho fatto una cazzata”. Quando i militari lo hanno portato di sotto, alcune persone hanno anche tentato di linciarlo.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

Recent Posts

Dormi con un sonnambulo? Ecco cosa fare per non metterlo in pericolo ed aiutarlo

Cosa fare se scopri che dormi assieme ad una persona che soffre di sonnambulismo? Ecco…

3 mesi ago

Poco tempo e zero idee per cena? Questa ricetta è pronta in pochi minuti ed è anche light

Scopri una ricetta pronta in pochi minuti, semplice, leggera e deliziosa. Se ti manca il…

3 mesi ago

Carlo Conti, lo sgambetto inaspettato del collega: la sua reazione è epica

Carlo Conti ha rivelato un dettaglio inedito sulla propria carriera ed ha ammesso di aver…

3 mesi ago

Paolo Villaggio, dopo la sua morte spunta la clamorosa verità: ecco di cosa soffriva l’attore

Un attore che ha fatto la storia della commedia italiana e non solo: ora, dopo…

3 mesi ago

Risparmiare tanti soldi divertendosi: questa nuova idea fa innamorare tutti

Volete risparmiare davvero tanti soldi divertendovi? Ecco la nuova idea che farà innamorare davvero tutti:…

3 mesi ago

Se noti questo piccolo insetto in casa, non sottovalutarlo: la salute è in pericolo

In tutte le case può capitare che siano presenti insetti, ma la presenza di un…

3 mesi ago