Elsa Fornero: “i giovani in cerca di lavoro non devono essere troppo schizzinosi”

Elsa Fornero: "i giovani in cerca di lavoro non devono essere troppo schizzinosi"

Elsa Fornero: “i giovani in cerca di lavoro non devono essere troppo schizzinosi”

Il Ministro del lavoro, Elsa Fornero, nel corso di un convegno a Milano, ha voluto lasciare una perla di saggezza ai giovani che sono in cerca di lavoro, soprattutto a quelli che sono alla ricerca del primo impiego: “I giovani escono dalla scuola e devono trovare un’occupazione. Devono anche non essere troppo ‘choosy’ (schizzinoso, ndr), come dicono gli inglesi. Lo dicevo sempre ai miei studenti: ‘Prendete la prima, poi da dentro vi guardate intorno’. Bisogna entrare pero’ nel mercato del lavoro. Anche se adesso non e’ piu’ cosi’ in un mercato tanto difficile e debole come quello che abbiamo in questo momento, ma abbiamo visto tutti dei laureati che stavano li’ in attesa del posto ideale. Non e’ cosi’, nel mercato ti devi attivare: devi entrare e magari migliorare, con la formazione, e devi metterti in gioco. I giovani italiani oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro, tanto e’ vero che oggi sono in condizioni di precarieta’. Ho detto che, in passato, qualche volta poteva capitare, quando il mercato consentiva cose diverse. Oggi i giovani italiani non sono nelle condizioni di essere schizzinosi”.

Reazioni dal mondo della politica

Rifondazione comunista: “Il ministro Fornero insulta per l’ennesima volta i giovani: altro che schizzinosi, il lavoro per i giovani non c’è!”.

Giovani CGIL: “I consigli della Fornero ci fanno pensare che per fare il Ministro non basta essere Professori e ci convince che forse dovremmo essere tutti più schizzinosi, o meglio ‘choosy'”.

TILT, Movimento di sinistra: “La ministra del Lavoro non può permettersi di dire ai giovani di non essere schizzinosi in un momento così critico per le nostre generazioni. Siamo stati troppo poco schizzinosi ad accettarla e ad accettare la sua riforma del lavoro. Fornero dimostra ancora una volta di non conoscere per nulla la situazione di milioni di ragazze e ragazzi che ogni giorno si scontrano con un mercato del lavoro che offende la loro dignità, il loro impegno, le loro competenze”.

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