Beppe Grillo da Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’: l’intervista

Beppe Grillo da Bruno Vespa a 'Porta a Porta': l'intervista

Beppe Grillo da Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’: l’intervista

Per chi se lo fosse perso, il 19 maggio 2014, alle ore 23.20, il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è stato ospite a ‘Porta a Porta’, trasmissione condotta da Bruno Vespa su Rai1. Da una parte l’ex comico, tornato alla rete pubblica dopo 21anni, per far conoscere anche a tutti gli altri italiani non presenti in rete, il programma del Movimento 5 Stelle e i risultati ottenuti fino adesso. Dall’altra abbiamo assistito ad un Bruno Vespa più agguerrito che mai nel compiere il proprio mestiere di giornalista. E in rete, su Twitter, impazzano gli hashtag ‘#Brunochiedi’ e ‘#GrilloinVespa’. Noi come sempre vi riportiamo le notizie senza alcun tipo di censure. Di seguito alcune parti botta e risposta dell’intervista. In virgolettato le parole di Grillo, in neretto le domande di Vespa.

“Non sono quello che mi si dipinge, dicono delle cose che sono incredibili. Io voglio rivolgermi a queste persone per tranquillizzarli perché hanno un pregiudizio. E’ difficile parlare con una persona che ha già un pregiudizio. Il pregiudizio è fatto dalla vostra informazione, dalle televisioni quindi io risulto uno che grida. E’ vero sono arrabbiato, però è una rabbia che ha unito in un bel sogno 10milioni di italiani”.

“Lupara bianca è un termine giornalistico, vuol dire scomparsa, la scomparsa di questi personaggi. Guardate Monti. Chi se lo ricorda Monti? Eppure era quello che doveva mettere apposto l’Italia”. “Letta… Letta è un caso straordinario, il giorno dopo che è stato in Arabia è scomparso. E adesso questo ebetino, questa luce che vede la gente un attimo prima della fine è messo lì anche lui e scomparirà, la televisione non ha memoria. La rete ha memoria, i giornali non hanno memoria!”.

“Io sono qui ad usare un po’ di servizio pubblico perché poi è la nostra la televisione e anche la vostra, l’abbiamo pagata per 50anni”.

Parliamo di politica!
“La politica è questa, siamo dentro una situazione che ha generato il disfacimento di questo paese, cioè l’informazione! Io metterei sempre prima l’informazione che i politici”.

Perché se vincete Renzi dovrebbe andarsene?
“L’ebetino è già finito! Io non voglio offendere nessuno, parliamo del nulla. Uno che è stato messo lì dai grandi poteri finanziari bancari come c’era Letta, come c’era prima Monti”.

“Io non sono un leader candidato che mira ad avere un posto istituzionale. La mia rabbia è una rabbia buona! Questo non è un partito che va a sostituire un altro partito, è una specie di sogno, è un piano b perché è fallito il comunismo, è fallito questo capitalismo perché il capitalismo va disintegra una nazione e poi passa su un’altra nazione”.

Poi arriva il Movimento 5 Stelle e risolve tutto!
“Il Movimento 5 Stelle sono cittadini come questi, come noi, anche tu sei un cittadino. La rabbia è questa: basta delegare ad un politico”. “Noi non vinceremo, sarà una marcia trionfale. Lo vedo dalle piazze, io giro col camper, giro e le piazze sono ancora più piene delle politiche”.

Il vostro obbiettivo è di fare una legge elettorale e proporzionale che vi faccia avere più spazio di quello che avreste
“No! Noi non facciamo leggi elettorali per auto beneficiarne. Noi abbiamo fatto una legge elettorale, l’abbiamo sviluppata in rete, 150mila iscritti l’hanno votata e tutte le cose sono state decise in 9 settimane e adesso abbiamo una legge elettorale pronta per presentarla”.

“Noi siamo già adesso la prima forza unica politica del paese. All’inizio quando abbiamo preso il 25% ci hanno trattato come bambini. Ci hanno detto “questi grillini che vogliono fare le cose con il computerino”, Bersani che diceva “senti dacci un po’ 20 senatori che dobbiamo fare la maggioranza per andare a governare noi”, cioè neanche a sottolineare che abbiamo vinto noi le elezioni”.

Perché gli 80 euro sarebbero una depravazione?
“Questo è vergognoso! Ti faccio una campagna per dire fino alle elezioni e poi vai a vedere le coperture ed hanno abrogato l’assegno del coniuge a carico. Lo sai che hanno fatto? Noi abbiamo visto le leggi! C’era scritto abrogato l’assegno del coniuge a carico poi hanno tolto la parola abrogato ed hanno messo armonizzato”.

Allora con questo criterio anche il reddito di cittadinanza diventa un voto di scambio!
“Aspetta, passi da un argomento all’altro! Il reddito di cittadinanza è una cosa seria, una cosa positiva! Adesso andremo verso una crisi occupazionale di dimensioni incredibili, tutti i parametri sono peggiorati, tutti! La produzione industriale è calata dello 0,5 in chiave trimestrale. Il debito sta aumentando di 12-13 miliardi al mese. Questa gente non ne ha azzeccata nemmeno una!”.

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