“Intervista col vampiro”: dopo 20 anni arriva il sequel senza Tom Cruise

"Intervista col vampiro": dopo 20 anni arriva il sequel senza Tom Cruise

“Intervista col vampiro”: dopo 20 anni arriva il sequel senza Tom Cruise

Sono passati vent’anni dall’uscita di Intervista col vampiro di Neil Jordan (in America uscì l’11 novembre 1994, in Italia il 16 dicembre dello stesso anno) e Tom Cruise è ormai un divo dalla fama consolidata, Brad Pitt anche, impegnato a fare campagne umanitarie, e i loro vampiri Lestat e Louis restano tra i migliori succhiasangue mai apparsi sul grande schermo, resistenti tuttora alla moda dei vampiri anemici, vegetariani e fighetti imposti nell’immaginario collettivo dalla saga di Twilight. Adesso, arrivano due ghiotte sorprese: un sequel del film di Jordan, prodotto dalla Universal e diretto da Josh Boone, e un edizione speciale in Blu – ray del film originale, che uscirà il 30 settembre distribuito dalla Warner Bros. Tra i contenuti extra c’è una lunga intervista alla scrittrice Anne Rice, che negli anni 70 aveva creato la serie “Cronache dei vampiri”, di cui Intervista col vampiro (uscito nel ’76) era solo uno dei tanti capitoli; ora i produttori Brian Grazer, Alex Kurtzman e Roberto Orci avrebbero acquistato i diritti del secondo romanzo del ciclo, The Vampire Lestat, uscito nel 1985 ed edito in Italia da Longanesi con il titolo Scelti dalle tenebre. La storia riguarda sempre il vampiro Lestat de Lioncourt, ma non sarà più interpretato da Tom Cruise, e narra gli antefatti del primo film, come Lestat diventò un vampiro nella Francia del diciottesimo secolo, anche lui senza scelta, come farà poi egli stesso con Louis. Il film sarebbe in fase di pre produzione ed il cast è ancora segretissimo.

Il primo film, con Tom Cruise, un Brad Pitt agli inizi, una piccola Kirsten DunstAntonio Banderas e Stephen Rea (attore feticcio di Jordan), aveva avuto un grande successo e innescato molte polemiche, anche da parte della stessa Rice, per il rapporto ambiguo tra Lestat e Louis o tra Louis e Armand (Antonio Banderas), per il rapporto malato che si instaura tra Louis e la bambina – vampiro Claudia (Kirsten Dunst), ai limiti della pedofilia, e per un certo compiacimento nel descrivere situazioni disturbanti, ma tutto questo c’era già nel libro e rientra oltretutto nelle tematiche del regista di La moglie del soldato, con uno stile tra il morboso e il fiabesco. E comunque molte scene sono emozionanti e sono rimaste impresse nella memoria del pubblico: la disperazione di Louis, l’unico che riuscirà a vivere dal 700 fino ai nostri giorni, che si consolerà guardando al cinema le albe che gli vengono precluse essendo un vampiro; Lestat che viene ucciso da Claudia recidendogli la gola, con una cascata interminabile di sangue che gli esce dalla giugolare; la scena finale ai nostri giorni con un’ottima cover di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones compiuta dai Guns n Roses; le bellissime scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, nominati agli Oscar. Eh sì, i vampiri adesso rinascono a nuova vita.

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