Teatro Valle: inizia l’era della post occupazione

Teatro Valle: inizia l'era della post occupazione

Teatro Valle: inizia l’era della post occupazione

C’è solamente una grande e bellissima sala vuota più il silenzio. E’ la post occupazione del Teatro Valle di Roma; oggi l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, il presidente del Teatro di Roma, Marino Sinibaldi, insieme ai funzionari della Sovrintendenza di Stato, hanno compiuto il primo sopralluogo dell’edificio, dopo l’abbandono della struttura da parte degli occupanti, che hanno mantenuto il presidio di protesta per tre anni. C’è stato subito un fuori programma: non si trovavano più le chiavi dell’immobile, di cui lunedì erano state fatte tre copie, facendo sorgere il dubbio su chi e come avesse definitivamente chiuso il teatro ieri sera. Poi finalmente qualcuno ha aperto ed è iniziata l’ispezione che si è conclusa con un nulla osta ai lavori di manutenzione. Gli attivisti avevano lasciato il teatro soltanto nella tarda serata di ieri, quando avevano indetto un’assemblea nel pomeriggio per chiedere di restare almeno nel foyer, con qualche punta polemica; avevano anche presentato quei tre famosi mazzi di chiavi, uno per il Comune, un altro per la Fondazione Teatro Valle Bene Comune ed un altro ancora per Teatro di Roma. Ma Marinelli si era opposto all’ipotesi del foyer occupato e solo alle 21 aveva potuto annunciare il totale sgombero del teatro. Adesso, si attenderà per le prossime settimane l’inizio dei lavori di messa a norma dello stabile. Per il 2 settembre è previsto inoltre il primo incontro tra la Fondazione Teatro Valle e Teatro di Roma, per iniziare “la scrittura partecipata della Convenzione” a cui parteciperanno gli ex occupanti del Valle. Per allora, hanno chiesto di poter avere il foyer e che lì si debba tenere la riunione; Teatro di Roma ha fatto sapere che valuterà la cosa.

Stamattina era tutto strano, fuori e dentro il teatro: silenzio e composto ordine, non sembrava che, fino alla tarda notte di lunedì, vi aveva continuato a sostare lo zoccolo duro degli ex occupanti. Solamente un’attivista stava ripulendo il selciato con una scopa, ma già domenica e lunedì gli occupanti avevano provveduto a ripulire palco, camerini e posti a sedere. A breve, quindi, partiranno i lavori di restauro, poi il teatro sarà a disposizione di tutta la cittadinanza romana.

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