Latte vaccino, ecco perché preferirlo agli altri tipi

Latte vaccino, ecco perché preferirlo agli altri tipi

Ormai sul latte si è detto di tutto e di più, c’è chi sostiene faccia male e sia da evitare del tutto se si vuole salvaguardare la propria salute e chi preferisce sostituire il latte vaccino ovvero il latte di mucca con altri tipi. Quali vanno per la maggiore? Chi decide di non bere latte di mucca punta di solito a quello derivato da altri animali come capra, pecora e bufala. Ma c’è chi invece cambia completamente puntando a tipi di latte non animale come quello di soia, di mandorla, alcuni a causa delle allergie, altri invece perché sostenitori di diete vegetariane. Leggendo cosa rivela la ricerca condotta da Jonathan Maguire, pediatra canadese al St.Michael Hospital, in molti dovranno ricredersi. Lo studio rivela infatti che su quattromila bambini, tutti tra uno e sei anni d’età, in coloro che non assumevano latte vaccino veniva riscontrata una riduzione di vitamina D mensile del 5% nei livelli del plasma. La notizia pubblicata sul Canadian Medical Association Journal fa riflettere se si pensa che ormai è una abitudine ben consolidata sostituire il latte vaccino con quelli di altre tipologie come ad esempio di capra o di riso, senza pensare che cosi facendo non si assume la vitamina D fondamentale per lo sviluppo e la salute delle ossa, importantissima in quanto il suo ruolo è proprio quello di aiutare il calcio a fissarsi nelle ossa.

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