M5S, Alessandro Di Battista: “Vogliono distruggere il Movimento”

M5S, Alessandro Di Battista: "Vogliono distruggere il Movimento"

Il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ha commentato dalla sua fanpage Facebook la telefonata tra il premier Matteo Renzi e il neo-espulso dal movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, Massimo Artini. Secondo il nuovo consigliere (in tutto sono cinque) della base del movimento le persone che hanno ascoltato la conversazione telefonica tra Renzi e Artini hanno capito i meccanismi in cui il “palazzo” funziona, un “palazzo infernale dove provano in ogni modo a contaminarti”. “In passato – continua Di Battista – lo facevano con valigette colme di contanti. Oggi ti fanno promesse, ti assicurano un posto in lista con loro al prossimo giro o ti riempiono di complimenti facendoti credere che tu sia uno statista”. Il pentastellato racconta che viene riferita la seguente frase per allontanare i grillini dal movimento: “Sei sprecato nel M5S, vieni da noi. Noi sappiamo valorizzare un talento”. E tuona che secondo il suo parere “hanno un solo obiettivo: distruggere il M5S perché è l’unica forza politica che non si è piegata alla logica del compromesso, alla spartizione di potere e poltrone”. “Milioni di pressioni e miliardi di tentativi di scouting”.

«Mentre la nostra nazione è in recessione ed aumenta la disoccupazione, Renzi chiama Artini»
“Il Presidente del Consiglio – continua nel suo lungo messaggio, Di Battista – chiama un ex-deputato M5S per convincerlo a pigiare i bottoni del sistema. Pensate a che squallore è arrivato Renzi. L’Italia è in recessione, la disoccupazione ha raggiunto livelli drammatici e lui telefona ad Artini. Questo è il palazzo. Provano in ogni modo ad annientarci, a contagiarci. Ma non temete, resistiamo. Resistiamo alle lusinghe del potere, al fascino dei privilegi. Resistiamo perché siamo cittadini nelle istituzioni. Perché stiamo dalla parte di chi soffre. Perché se ti trasformi in “Onorevole” forse campi meglio ma lo fai senza dignità. E la dignità non ha prezzo”. E infine, conclude il post dicendo “Noi siamo il M5S, fieri di essere altro. Loro sono il sistema. Corrompono, “inciuciano”, si auto-proteggono e telefonano. Che sia per far liberare la “nipote di Mubarak” o raccattare qualche voto in più fa poca differenza”.

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