Mafia Capitale, Renzi annuncia 4 misure contro la corruzione

Mafia Capitale, Renzi annuncia 4 misure contro la corruzione

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha promesso una stretta di misure contro la corruzione che il consiglio dei Ministri varerà il prossimo giovedì. Il premier ha detto di voler prendere un impegno con i cittadini, ovvero di fare di tutto perché finalmente in Italia paghi chi ruba e fino all’ultimo centesimo e inoltre che sconti la pena fino all’ultimo giorno di carcere che gli spetta. “Saranno i giudici a decidere – spiega Renzi – ma è inaccettabile che chi è condannato per corruzione possa cavarsela con il patteggiamento”. Quattro le misure annunciate dall’ex sindaco di Firenze che verranno discusse giovedì 12 dicembre dal consiglio dei Ministri: Pena minima da 4 a 6 anni, tempi di prescrizione più lunghi, confisca dei beni più facile, garanzie perché chi ruba e condannato restituisca tutto. “Piccole cose, mi rendo conto – afferma il premier – ma molto serie, molto significative, piccole cose per far capire che in Italia il vento è cambiato e chi ruba, chi corrompe sarà perseguito fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo”. “L’Italia del nostro governo è un’Italia che non fa sconti a nessuno e che non guarda in faccia nessuno”.

Per il legale di Carminati tutto si risolverà con un’assoluzione del suo assistito
L’avvocato di Massimo Carminati, Giosuè Bruno Naso, è sicuro che anche questa volta il suo assistito ne uscirà indenne e alla fine verrà assolto: “Intorno a Carminati è stato sempre costruito un abito che non è il suo e anche questa volta. Tutto è tranne che un mafioso”. Queste le parole dell’avvocato di Carminati che riguardo le intercettazioni riferisce: “Stiamo parlando di personaggi tipici della sotto bosco romano, quindi con quel che di comandagine e burineria, di volgarità che è tipica di questo ceto, ma poi se andiamo a grattare, in 4 anni di indagine, milioni e milioni spesi per pedinare e intercettare, documentare, e alla fine non è che sia venuto fuori questo granché”. “Non esiste la mafia romana”.

Marino: “La prefettura controllerà tutti gli appalti”
E intanto il sindaco di Roma, Ignazio Marino non ha intenzione di dimettersi nonostante venga richiesto da molte parti politiche e anzi assicura collaborazione e azione: “Adesso data la gravità della situazione, riteniamo che sia estremamente utile e sollecitiamo l’azione del signor Prefetto con una commissione di esperti in modo da renderci conto se ci sono degli aspetti anche semplicemente opachi nella gestione degli appalti del nostro comune”.

Impostazioni privacy