Mafia Capitale: si autosospendono dal Pd Ozzimo, Coratti e Patanè

Mafia Capitale: si autosospendono dal Pd Ozzimo, Coratti e Patanè

Per la prima volta dallo scoppio dello scandalo per Mafia Capitale, Ignazio Marino prende la parola e lo fa tra le colonne del quotidiano “Il Manifesto”: “Mi sento la mente limpida e il cuore più determinato ad andare avanti per risanare questa città, anche con un secondo mandato” ha dichiarato il primo cittadino romano nel corso di un’intervista al giornale. Tra le altre cose, Marino ha ribadito di non aver mai avuto nessun legame o contatto con Buzzi, ribadendo che le foto che stanno circolando in questi giorni sono state scattate durante una visita pubblica e che lui con Buzzi non ha mai avuto colloqui di lavoro. Marino non ha inoltre escluso una rotazione dei dirigenti nelle prossime settimane: “Ho dato disposizioni per agire tempestivamente in un adeguato riordino – ha dichiarato – a cominciare dagli incarichi di tutte le strutture ed applicando una rotazione. Essa avverrà a tutela dell’Amministrazione”. E si è soffermato su un rimpasto della giunta comunale, entro i prossimi dieci giorni, con l’ingresso in Campidoglio di alcune “figure importanti”. Intanto, è notizia di poco fa che Ozzimo, Coratti e Patanè si sono autosospesi dal Pd, annunciata dal presidente del Partito Democratico Matteo Orfini su Twitter. Intanto, da diverse parti del mondo politico arriva a Marino la richiesta di dimettersi e di andare subito alle elezioni: la presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi ha chiesto di sciogliere il consiglio comunale per infiltrazioni mafiose o, perlomeno, che Marino si faccia affiancare da un commissario per individuare gli “invisibili”: “Non è un lavoro che si fa in poco tempo – ha dichiarato la Bindi – se io fossi il sindaco avvierei una fase istruttoria”. Anche Forza Italia e la Lega Nord hanno chiesto lo scioglimento e le elezioni immediate: “Si dimettano tutti e si indicano le elezioni con gente nuova che ridia a Roma la trasparenza che oggi manca” ha dichiarato Silvio Berlusconi, mentre Matteo Salvini incalza: “Roma avrebbe bisogno di un sindaco leghista che faccia la differenza”.

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