“Sei mai stata sulla luna?”, l’atteso film con Raoul Bova e Liz Solari

"Sei mai stata sulla luna?", l'atteso film con Raoul Bova e Liz Solari

Approda nei cinema l’attesissimo film di Paolo Genovese con Raoul Bova e Liz Solari: “Sei mai stata sulla luna?” è uscito giovedì in tutte le sale italiane e comprende nel cast, oltre ai due protagonisti, Sergio Rubini, Neri Marcorè, Sabrina Impacciatore, Emilio Solfrizzi, Nino Frassica e Pietro Sermonti. La Solari, splendida ex modella argentina, veste nel film i panni di Guia, giornalista di una prestigiosa rivista di moda internazionale e vive nei prestigiosi ambienti del jet – set tra Milano e Parigi; la sua vita però cambia quando eredita da una zia defunta una masseria sperduta nelle campagne della Puglia, dove conoscerà Renzo, un affascinante contadino impiegato nella masseria che lei ha ereditato e di cui vuole disfarsene non sapendo bene come farla fruttare. Renzo le insegnerà il significato della vita semplice e forse anche il vero amore. Raoul Bova ha definito così il suo personaggio: “Renzo è come un padre, è rimasto vedovo e dedica tutte le sue forze al lavoro, alla cura della masseria e al proprio figlio. Ha deciso di accantonare l’amore; è un personaggio esemplare, un uomo razionale e concreto che, nonostante si contenga, si lascerà nuovamente andare davanti alle emozioni”. Liz Solari descrive invece Guia in questo modo: “Non è inavvicinabile e neppure superficiale, ha un animo sensibile. Si è solamente allontanata dalle proprie radici e in Puglia riscoprirà sè stessa e il vero amore”. I due hanno anche raccontato qualche aneddoto dal set che li ha particolarmente divertiti: “In una scena dovevo rincorrere e radunare le galline – racconta Bova – e sembrava una cosa impossibile su due piedi ed invece ci sono riuscito al primo tentativo! Paolo (Genovese n.d.r.) non ci poteva credere, è scoppiato a ridere e mi ha detto: “Dai, ma anche le galline al primo colpo!””. La Solari ha invece guadagnato una nuova amica: “Sul set ho trovato una cagnolina piccolissima, sembrava un topo, e l’ho chiamata Italia, detta Ita. Sono riuscita a farla accettare dalla produzione ed era diventata la mia ombra. Tutta la troupe si è occupata di lei, mi hanno anche aiutata per i documenti per portarla con me in Argentina”.

Impostazioni privacy