Il ministro Lupi ha rassegnato le dimissioni, Renzi assume l’interim

Il ministro Lupi ha rassegnato le dimissioni, Renzi assume l'interim

Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha ufficialmente rassegnato le dimissioni ieri mattina intervenendo con un’informativa alla Camera sulle sue motivazioni: “Sono qui per rivendicare il ruolo decisivo della politica nella vita del nostro Paese, non per difendermi da accuse o chiedere garantismo perchè non ho ricevuto avvisi di garanzia. Lo faccio per rispondere alla responsabilità politica dell’impegno che mi sono assunto”. L’intervento di Lupi ha cercato di toccare le corde emotive dell’assemblea ed è anche riuscito a strappare un applauso quando ha ribadito di lasciare l’incarico a testa alta e guardando tutti negli occhi; dopodichè, Lupi ha ripercorso la sua carriera di ministro delle Infrastrutture, prima con il governo Letta e successivamente con quello di Matteo Renzi, senza disdegnare una nota d’orgoglio quando ha sottolineato che ha dato le dimissioni “a 72 ore dai fatti, non 72 giorni dopo” e che il tempo gli darà ragione in futuro. Quello che si dovrà risolvere nell’immediato futuro sarà la sostituzione del ministro ed un eventuale rimpasto che potrebbe in seguito coinvolgere anche altri dicasteri. Per il momento, e solo per qualche giorno, il ministero delle Infrastrutture sarà assunto ad interim dal premier Renzi; comunque, tutto ciò non avrà ripercussioni sulla legislatura: “Andremo avanti con il percorso delle riforme a cui darà una mano anche Lupi, non più come ministro ma come parlamentare” ha garantito il premier. Per ora, un candidato per la sostituzione di Lupi c’è e potrebbe essere il presidente dell’autorità anticorruzione, Raffaele Cantone. Ma su questo argomento Renzi ha tagliato corto: “Le valutazioni sui nomi dei ministri si fanno davanti al capo dello Stato”.

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