A quattro anni dalla morte della cantautrice britannica arriva una rivelazione scioccante da parte del padre dell’artista: «Amy pensava di essere incita prima di morire»
Una rivelazione scioccante su Amy Winehouse, che arriva direttamente dal padre della cantante scomparsa prematuramente a soli 27 anni, il 23 luglio di quattro anni fa. Secondo Mitch Winehouse, la figlia «pensava di essere incita prima di morire», notizia rivelata dallo stesso in Australia durante un’intervista a una emittente televisiva in difesa della Winehouse attaccando ancora una volta il docu-film sulla pop star che la vuole come una ragazza solitaria. «Amy all’epoca della tragedia era fidanzata con il regista Reg Traviss e stavano per sposarsi» e «pensò che fosse incinta a un certo punto. Far credere che fosse sola è francamente da criminali». «Già dall’inizio – ha riferito poi al ‘Sun’ – la squadra del film aveva un’idea fatta e finita di quello che voleva fare». «E non ha lasciato che qualcuno si mettesse di mezzo, neppure la verità, neppure gli amici di Amy. Vengo raffigurato come un padre assente, durante i suoi ultimi anni. Si dà l’impressione che la famiglia non ci fosse. Ma io ero lì, eravamo da lei tutti i giorni ed Amy mi telefonava anche sette volte al giorno. Ma di questo nel film non c’è traccia», ha concluso il signor Winehouse.
Un nuovo film verità sulla vita di Amy Winehouse
E intanto una fonte vicina alla famiglia ha rivelato: «Mitch e Reg stanno pensando di fare qualcosa per correggere tutte le distorsioni e le omissioni presenti nel nuovo film. Sono esasperati dalla rappresentazione fuorviante e assolutamente imprecisa che si dà di Amy nel documentario di Asif Kapadia».