Per Michelle l’unica persona realmente qualificata per essere il prossimo presidente degli Stati Uniti è Hillary Clinton: «Lei è l’unica persona di cui mi fido, è veramente al servizio dello Stato». L’attacco a Donald Trump: «Quando qualcuno è crudele o si comporta come un bullo, noi non scendiamo al suo livello, ma voliamo alto»
Hillary Clinton, candidata democratica alle presidenziali Usa 2016, può contare sul pieno appoggio di Michelle Obama, che nel corso della Convention Democratica, al via ieri a Philadelphia, ha preso la parola per esprimerle tutta la sua fiducia. «Hillary è l’unica persona di cui mi fido come presidente degli Stati Uniti», ha detto la first lady. «Io sono qui stasera – ha detto Michelle – perché in queste elezioni c’è una sola persona di cui mi fido perché abbia quella responsabilità, una sola persona che credo sia realmente qualificata per essere il presidente degli Stati Uniti e quella persona è la nostra amica, Hillary Clinton». Una fiducia legata alla devozione di una vita dell’ex segretario di Stato «verso i figli della nostra nazione», «non solo verso sua figlia – ha aggiunto – che ha cresciuto alla perfezione, ma verso tutti i bambini che hanno bisogno di un paladino, i bambini che fanno la strada più lunga per la scuola per evitare le bande, i bambini che si chiedono come faranno mai a permettersi il college, i bambini i cui genitori non parlano una parola di inglese ma sognano una vita migliore, i bambini che guardano a noi per capire chi e che cosa possono essere».
«Quando gli altri scendono in basso, noi voliamo alto»
La first lady ha poi attaccato Donald Trump, senza mai ovviamente nominarlo, dandogli del bullo: noi non scendiamo al suo livello, no il nostro motto è: quando gli altri scendono in basso, noi voliamo alto». E ancora: «Alle nostre figlie noi ripetiamo che il linguaggio d’odio che sentono da figure pubbliche in tv non rappresentano lo spirito del nostro Paese». «A novembre – ha concluso tra gli applausi alla convention – gli americani saranno chiamati a decidere chi avrà il potere di forgiare i nostri figli per i prossimi quattro o otto anni della loro vita». «L’unica persona giusta per questo compito è proprio Hillary. Non ha vinto la nomination otto anni fa, ma non si è rinchiusa nella rabbia o nel rammarico, non ha fatto le valige e se ne è andata perché è veramente al servizio dello Stato, perché sa che questo è più grande dei suoi desideri e delle sue delusioni».