Golden Globe 2019: vincono i film Green Book, A star is born e Bohemia Rhapsody

Miglior film drammatico Bohemian Rhapsody, Green Book vince miglior commedia, sceneggiatura e attore non protagonista. La giuria premia anche Roma come miglior regia, Chirstian Bale come miglior attore e Glen Close come miglior attrice

Golden Globe 2019: vincitori i film Green Book, A star is born e Bohemia Rhapsody

Vincono l’antirazzismo, i racconti al femminile e i pilastri della musica ai Golden Globe 2019. La giuria d’esperti giornalisti della stampa estera, che ogni anno premia i film ed i programmi televisivi più meritevoli, ha deciso di consegnare l’ambito globo d’oro ai già noti lungometraggi che hanno segnato l’ultimo anno cinematografico. Tra questi il biopic sui Queen: Bohemian Rhapsody ha ottenuto il premio per Miglior film drammatico, portandosi a casa anche il premio per miglior interpretazione maschile in un film drammatico per il ruolo di Rami Malek. Green Book, che arriverà nelle sale italiane solo a fine gennaio, ha vinto il premio per la miglior commedia/musical, miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista. Ad alzare l’ultimo meritato premio durante il galà, Mahershala Ali, già conosciuto per un altro titolo che ha sfiorato i Golden, Moonlight. In Green Book, diretto da Peter Farrelly, si racconta la storia del rapporto di lavoro tra Tony Lip (Viggo Mortensen) e il jazzista afroamericano Don Sherley in una commedia molto all’avanguardia.

Bale e Close vincono il miglior attore e attrice
Miglior film in lingua non inglese è stato vinto da Roma, diretto dal regista Alfonso Cuaron, che vince anche per la Miglior Regia. Toccando uno degli argomenti dell’ultimo anno, il razzismo viene raccontato in chiave drammatica arrivando al cuore di ogni spettatore. Come spiegato dallo stesso Cuaron: «Il cinema può abbattere muri e costruire ponti verso altre culture», che ha poi ringraziato la sua famiglia e il Messico per l’ispirazione di Roma. Il fantastico Christian Bale viene premiato come miglior attore in un film commedia per Vice, interprete dell’ex vice presidente Dick Cheney nel film biografico.

Sicuramente, tra i ringraziamenti, nessuno si aspettava che omaggiasse «Satana per l’ispirazione», rivolgendo però gratitudine anche a «truccatori che con le loro protesi hanno reso possibile la vittoria». Olivia Colman, vince come miglior attrice in una commedia/musical per The Favourite superando la Mary Poppins di Emily Blunt e la magnifica Tully di Charlize Theron. Mentre Glen Close viene premiata per la sua straordinaria interpretazione in The Wife, battendo Lady Gaga tra le pretendenti per il premio come miglior attrice in un film drammatico.

Tuttavia la cantante di Poker Face si porta a casa il Golden per la miglior canzone originale (Shallow). In tema di colonne sonore, First Man a firma di Justin Hurwitz vince il suo premio per miglior colonna sonora e al miglior film d’animazione, Spider-Man, into a Spider Verse. La miglior serie drammatica è The Americans, e la miglior serie commedia è The Kominsky che vede protagonista una ex star di Hollywood, interpretato da Michael Douglas, diventato “coach” di nuovi giovani attori. La miglior mini serie per la tv è The assassination of Gianni Versace, che fa vincere anche il premio come Miglior attore in una miniserie a Darren Criss che interpreta l’assassino dello stilista, impersonato da Andrew Cunanan.

Tra gli altri, vince Patricia Clarkson come miglior attrice non protagonista in una mini-serie per Sharp Object; Patricia Arquette come miglior attrice in una mini-serie per Escape at Dannemora; e Sandra Oh, l’ex dottoressa Cristina Yang, come miglior attrice in una serie drammatica (Killing Eve). L’attrice ha battuto, tra le altre, Julia Roberts.

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